Sanremo – Elton John non ha lanciato nessun appello pro unioni civili e tanto meno per l’adozione per le coppie gay, Madalina Ghenea non ha indossato abiti succinti al limite del buon gusto, Gabriel Garko non ha fatto outing dal palco dell’Ariston e nessuno ha minacciato di suicidarsi in prima serata.
La 66esima edizione del Festival della Canzone italiana passerà alla storia come la prima nella quale non è successo assolutamente nulla e dove le polemiche sono nate e morte all’esterno dell’Ariston.
Chi si aspettava una prima serata all’insegna dei colpi di scena è rimasto deluso e viene da domandarsi di cosa parleranno oggi tutti i Media che, nei giorni prima del Festival, hanno azzardato previsioni su quanto sarebbe potuto accadere alimentando polemiche al limite del farsesco.
La prima grande delusione è arrivata quando la bellissima Madalina Ghenea, un metro e ottanta di splendore rumeno, è entrata in scena con garbo ed eleganza indossando un abito che certamente risaltava il suo fisico statuario ma senza rivelarne centimetri di pelle “inguinali” come era avvenuto ai tempi dello scandalo per la “farfallina” di Belen Rodriguez.
Nessuno poi ha minacciato di gettarsi dalle balaustre del teatro e nessuno ha chiesto di leggere in diretta accorati appelli.
Chi si aspettava chissà quale discorso di Gabriel Garko dal palco dell’Ariston è rimasto altrettanto deluso. L’attore piemontese non ha sfruttato la recente esperienza traumatica dell’esplosione nella villa dove alloggiava e non ha lanciato messaggi “sibillini” sulla sua presunta omosessualità.
Ma la delusione più grande – per chi si aspettava le polemiche ed i colpi di scena, è stata per il super ospite Elton John che, stando ai gossip ed alle pagine di dietrologia giornalistica, avrebbe dovuto lanciare chissà quale messaggio pro famiglie omosessuali o addirittura “sponsorizzare” la pratica dell’utero in affitto.
Il celebre cantante inglese si è esibito sul palco senza alcuna concessione all’attualità, non ha presentato in mondovisione il marito o i figli avuti con la pratica della maternità surrogata e, se proprio dobbiamo cercare un riferimento alla sua omosessualità, dobbiamo parlare del presentatore Carlo Conti che ha offerto un mazzo di fiori – per la cronaca un bouquet da sposa – alla star internazionale cadendo nel più bieco dei luoghi comuni.
Nessun colpo di scena, quindi, per la prima serata del Festival delle polemiche “preventive”. A ben guardare si era fatto molto di peggio la passata edizione quando, sul palco dell’Ariston, era salita una famiglia con una decina di figli che aveva lanciato in mondovisione uno spot pro famiglie numerose e che confidano nella divina provvidenza.