Genova – Un Genoa “corsaro” quello che l’ambiente rossoblù si aspetta domani al Bentegodi, stadio che ospiterà la difficile sfida dei rossoblù contro il Chievo.
Il Genoa arriva dalla convincente vittoria casalinga sull’Udinese, ma rimane comunque in una situazione di classifica tutt’altro che rosea e necessita di fare punti quanto prima per godersi un finale di campionato all’insegna della tranquillità.
In settimana sono arrivate notizie positive sul fronte infortuni, con l’annuncio del rientro di Ansaldi, e ne sono arrivate anche di meno confortanti, come quella del forfait di Munoz per la sfida di domani pomeriggio a Verona, col calciatore argentino vittima di un problema alla caviglia destra, lo stesso acciacco che costrinse il difensore rossoblù ad abbandonare il match contro l’Udinese già a fine primo tempo.
In attesa della conferenza stampa della vigilia, Gasperini si è goduto una settimana meno tesa delle precedenti, complice una vittoria sofferta e meritata che gli ha regalato numerose soddisfazioni personali e un dato statistico, quello relativo alle panchine, ad oggi 262, che lo vede vicinissimo a superare Gigi Simoni, storico allenatore del Genoa, al secondo posto per presenze.
Dopo una domenica da incorniciare per tutto l’ambiente rossoblù, la settimana al “Signorini” di Pegli si è sviluppata quindi all’insegna della tattica e dei dubbi di formazione.
E se pochi dilemmi sembrerebbero esserci su una totale riconferma del tridente visto contro l’Udinese, diversa sarebbe la situazione per il reparto arretrato, privo non solo dell’indisponibile Munoz, ma anche dello squalificato Izzo, che verrò sostituto da De Maio, sbloccatosi mentalmente dopo il suo ingresso in campo con l’Udinese e dopo la sua conclusione dalla distanza, gesto tecnico che ha propiziato la rete del vantaggio di Laxalt.
In difesa dovrebbero essere De Maio, Burdisso e Ansaldi a cercare di contenere le incursioni degli esterni del Chievo, mentre a centrocampo sarà probabile l’impiego a sinistra di Gabriel Silva e a destra quello di Laxalt, con Rincon e Rigoni, grande ex della partita, nelle vesti di centrali di centrocampo.