Roma – Anche i medici dell’infanzia e i pediatri aderiranno allo sciopero del 17 e 18 marzo indetto dall’intersindacale medica, l’assemblea delle varie sigle sindacali che tutelano i diversi comparti medici.
Sarà dunque presente alle due giornate di sciopero generale anche la FIMP (Federazione Italiana Medici Pediatri), che ha reso nota la propria decisione solo a conclusione dell’ultimo consiglio nazionale riunitosi a Roma ‘a decisione è stata presa a conclusione del Consiglio Nazionale della FIMP riunitosi a Roma.
Malgrado le aperture del Ministero della Salute al dialogo con i pediatri, la FIMP si metterà sul piede di guerra per diverse motivazioni, legate soprattutto alle ultime normative legislative varate dal Governo e dal ministero in campo sanitario, prima fra tutte la cosiddetta “appropriatezza descrittiva”, misura che renderà ancor più stringente il legame tra medico e paziente per quanto riguarda le diverse prescrizioni.
Medici e pediatri sciopereranno anche per dimostrare il loro disaccordo verso altri possibili scenari ritenuti pericolosi e dannosi per l’intero sistema sanitario nazionale, come il sussistere di fattori di rischio per un sistema sanitario che si mantenga equo ed esente da privatizzazioni oppure il protrarsi di una dimensione burocratica a sovraccarico degli stessi medici, coinvolti in pratiche che li allontanano dalle loro specifiche occupazioni.
Anche la Liguria sarà interessata dallo sciopero, che sarà infatti su scala nazionale, malgrado la Regione avesse ottenuto già un mese fa una proroga di due mesi per ritardare l’entrata in vigore del “decreto Lorenzin”, la cui effettiva attivazione si sarebbe dovuta verificare il 5 febbraio scorso (clicca qui per notizia).
Ad oggi, la Regione Liguria si è impegnata a fornire ai medici, soprattutto a quelli operativi capillarmente sul territorio, un documento formale che possa guidarli e sostenerli nell’applicare tutte le nuove normative del decreto legislativo varato dal ministro Beatrice Lorenzin.