Roma – Secondo gli ultimi dati di Influnet, la rete di sorveglianza dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), durante l’ultima settimana è salito a 2 milioni e 613 mila il numero di italiani colpiti da influenza. Gli stessi numeri ci dicono però che l’ultima settimana ha visto calare il numero di nuovi contagi: 342 mila, contro i 366.600 della rilevazione precedente. Parliamo di una cifra intorno ai 5,7 casi ogni mille abitanti. A testimoniare che il picco stagionale è ormai alle spalle anche altri segnali come il calo delle visite a domicilio, dei ricoveri ospedalieri dovuti a patologie influenzali e dei giorni di malattia prescritti. L’unico dato ad aumentare è quello delle malattie respiratorie acute: 199.800, equivalenti a 3,3 casi ogni mille abitanti. “È fondamentale – spiega Aurelio Sessa, presidente regionale Simg Lombardia – non assumere antibiotici, innanzitutto perché sono inattivi sui virus, non solo influenzali ma anche respiratori”. Come ormai noto, l’abuso degli antibiotici finirebbe infatti per aumentare la resistenza del virus: “È compito del medico – chiarisce Sessa – giudicare se l’influenza può essersi complicata a tal punto da intraprendere una terapia antibiotica”. Secondo l’ultima rilevazione dell’Iss, le regioni più colpite sono state Marche (15 casi ogni 1000 abitanti), Trentino (11) e Piemonte (9), mentre quelle che hanno registrato il minor numero di casi sono state Sicilia, Molise e Sardegna.