Atlanta – Arriva dal “Center for Disease Control and Prevention” (Cdc) di Atlanta la conferma del legame tra il virus Zika e la microcefalia nei bambini nati da persone infettate dalla malattia.
Lo studio che confermerebbe questo rapporto tra virus e anomalie di natura fetale come la microcefalia è stato pubblicato sul New England Journal of Medicine (clicca qui per articolo), dove si evidenziano quelle che sono le conclusioni a cui diversi scienziati del Cdc Atlanta sono riusciti ad arrivare.
“Durante la gestazione si può sviluppare uno specifico e rare fenotipo che produce microcefalia e anolamile cerebrali associate sia in feti sia in bambini con presunte o confermate infezioni da virus Zika. Un dato che supporta con vigore questo scenario ormai molto plausibile è l’aver riscontrato la presenza del virus nel tessuto cerebrale di bambini o feti affetti (da microcefalia, ndr)”.
La sensazione, di fronte a queste parole, è che ci si trovi di fronte a un fenomeno senza precedenti, in quanto sarebbe la prima volta che un virus portato da un insetto possa provocare problematiche così gravi e dannose su organismi adulti o feti pronti a nascere.
Dopo questo annuncio scioccante e dopo mesi di analisi e studi sull’escalation di casi clinici presenti in Sud America saranno probabilmente incentivate campagne di prevenzione e sensibilizzazione, anche in vista delle prossime Olimpiadi di Rio de Janeiro.