New York (Stati Uniti) – Era stato raggiunto già nel dicembre scorso a Parigi lo storico accordo sul clima siglato da ben 165 paesi del Pianeta, ma la ratifica ufficiale era stata prevista proprio per il 22 aprile 2016, Giornata mondiale della Terra.
La decisione, presa di comune accordo da tutti i paesi interessati e dal presidente dell’ONU Ban Ki Moon, ha portato tutti i capi di stato, tra cui il premier italiano Matteo Renzi, a ritrovarsi a New York, presso il Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite, per mettere nero su bianco le decisioni e gli impegni presi nel dicembre scorso.
L’obiettivo principale dell’accordo sul clima che verrà siglato nelle prossime ore è fondamentalmente quello di mantenere il surriscaldamento globale al di sotto dei fatidici 2 gradi, soglia oltre la quale potrebbe esserci pericolo di irreversibilità, ovvero sia il rischio di non poter tornare indietro.
Come contenere il cosiddetto “global warming“? La soluzione condivisa è quella di incentivare sensibilmente l’utilizzo di energie rinnovabili, arrivando a ipotizzare un 2050 dove siano totalmente eliminate le emissioni di gas serra e l’utilizzo di combustibili fossili, con impiego diffuso di energie pulite.