Genova – Arresti e perquisizioni in corso, in provincia di Genova, nell’ambito di una maxi operazione contro la malavita organizzata. Si indaga per associazione per delinquere di stampo mafioso: si tratta di presunti appartenenti alla ‘ndrangheta calabrese da anni residenti in Liguria, attivi nel traffico illecito di rifiuti e di stupefacenti, usura, oltre che nel riciclaggio di denaro sporco e conseguente intestazione fittizia di beni e società.
Nel corso delle indagini, condotte dalla Squadra mobile di Genova e dal Servizio centrale operativo e coordinate dalla
Direzione distrettuale antimafia, sono state sequestrate agli indagati numerose armi da fuoco e munizioni anche ad alto potenziale e da guerra, pronte all’utilizzo.
Nel corso dell’operazione sono anche stati sequestrati diversi beni mobili, immobili, depositi bancari e società per un valore complessivo di circa due milioni, nella disponibilità di presunti affiliati alla ‘ndrina Roda-Casile di Condofuri (Reggio Calabria).
Sono inoltre stati sequestrati il sito di stoccaggio dei rifiuti di Lavagna (Genova) e bar e chioschi gestiti da soggetti vicini agli arrestati, per irregolarità amministrative.
Secondo gli inquirenti, i componenti della famiglia sarebbero a capo della struttura della ‘ndrangheta che opera nel levante ligure.
Nel corso delle indagini gli investigatori hanno accertato una serie di gravi violazioni della normativa ambientale:
falsificando i documenti, gli appartenenti all’organizzazione avrebbero sversato in discarica grossi quantitativi di rifiuti pericolosi.