Caloriferi accesi anche senza l’autorizzazione del Comune se le temperature sono rigide e almeno 5 gradi inferiori alle medie stagionali.
E’ polemica per la mancata autorizzazione all’accensione del riscaldamento nelle abitazioni da parte di molti comuni della Liguria.
Chi possiede il riscaldamento autonomo ha già provveduto anche a rischio di sanzioni ma, per Condomini e grossi edifici la questione è ancora molto controversa.
Alcuni Amministratori hanno acceso gli impianti rifacendosi ad una normativa generale, confermata da diversi tecnici, secondo cui si potrebbe procedere all’accensione anche in modo autonomo se le temperature ambientali scendono di oltre 5 gradi rispetto alle medie stagionali come è il caso di questo periodo.
Provvedimento che, però, non è libero da incognite visto che dal Comune di Genova si avverte che gli impianti possono essere accesi come da disposizioni nazionali ma solo ed esclusivamente se in possesso dei nuovi requisiti, ovvero se i singoli caloriferi sono dotati di valvole e di contabilizzatore del consumo.
Una nuova normativa, infatti, prevede che gli impianti debbano essere aggiornati con le nuove “tecnologie” entro il 31 dicembre 2016 e c’è chi considera tale limite come “restrittivo” ovvero che l’impianto non possa essere acceso senza che si sia provveduto all’adeguamento.
Situazione ancora molto confusa, quindi e grossi disagi, da parte degli amministratori condominiali a prendere una “decisione” sulla base di informazioni frammentarie e molto confuse.
Meglio hanno fatto i Comuni di Arenzano e Chiavari, per restare in Liguria, dove un’ordinanza del sindaco ha chiarito il “mistero” autorizzando senza riserve.