Genova – Ultimi preparativi, a Voltri, per la tradizionale festa in onore di San Carlo, protettore della delegazione.
Il santo patrono viene festeggiato per due domeniche consecutive: la prima domenica alla chiesa di Sant’Erasmo, quest’anno il 6 novembre – poichè è quella più vicina al 4 novembre, giorno dedicato dal calendario al santo.
La domenica successiva, quest’anno il 13 novembre, nella parrocchia di S. Ambrogio, con il tradizionale nome di Festa di “San Carlino”.
Anche quest’anno, come ormai tradizione, la festa di San Carlo sarà accompagnata dai banchetti di dolciumi e varia mercanzia che si articolerà tra piazza Gaggero, piazza Villa Giusti, vico Castelgenovese e vico Tiro, mentre la domenica successiva, per la festa di San Carlino, i banchetti affolleranno piazza Gaggero e piazza Lerda.
La festa è molto sentita dai Voltresi ed ha origini antichissime. San Carlo è patrono di Voltri dal lontanissimo 1649, anno in cui la zona era stata colpita da una grave pestilenza subito dopo un inverno durissimo, che aveva già provocato molti morti.
Con la speranza di placare la terribile epidemia, i Voltresi chiesero all’autorità di proclamare patrono della città San Carlo, visto quanto aveva fatto in vita, come vescovo di Milano, contro la peste.
La richiesta venne autorizzata il 12 maggio dello stesso anno: e subito, in modo apparentemente inspiegabile iniziò un evidente miglioramento per la situazione di emergenza, i malati iniziarono a guarire e il numero dei morti calò notevolmente.
Un evento straordinario che venne interpretato come un segno evidente della benevolenza del Santo sulla delegazione.
Da allora i Voltresi sono particolarmente affezionati al santo di origini lombarde.
In suo onore venne edificato, con i soldi delle donazioni di ricchi, mercanti e famiglie del popolo di Voltri, l’ospedale che si trova ancora oggi sulle alture della delegazione e che, dopo il passaggio al Ospedale Evangelico, ha gradualmente perso il nome. Una vicenda che, ancora oggi, non è stata del tutto “digerita” dai Voltresi doc che avrebbero preferito che il nome di “San Carlo” restasse sugli edifici e nelle targhe della struttura costruita dalla Chiesa con i fondi raccolti tra la popolazione della zona.
Solo l’eccellenza del servizio portato dal nuovo gestore e la cura con cui il personale segue i cittadini hanno evitato una vera sommossa popolare quando il nome di San Carlo ha iniziato a sparire da tutta la cartellonistica dell’ospedale.
Si ricorda che domenica 6 e domenica 13 novembre, nelle strade riservate alla manifestazione fieristica è posto il divieto di sosta e di circolazione dalle ore 6.00 alle 24.00: i veicoli che non lo rispetteranno verranno rimossi.