Genova – Simone Leoncini, candidato Sindaco alle amministrative del capoluogo ligure con il movimento “Genova Cambia” ha scritto una lettera pubblica ai candidati che più probabilmente verranno schierati dal Partito Democratico per le future primarie.
“Cari Bernini, Fazio, Piazza e Tullo – scrive Leoncini – vi chiedo di scegliere con coraggio la Partecipazione. Di dirvi, con generosità e umiltà, disponibili al confronto con tante cittadine e cittadini, permettendo loro di esprimersi liberamente. Vi chiedo di fare un passo in avanti per costruire insieme una Genova migliore, più bella e civile, attraverso Primarie aperte al Civismo diffuso. Di dar vita a un confronto limpido fra diversi progetti per Genova, fra idee di nuovo sviluppo per la nostra comunità. Un viaggio nel territorio, nei quartieri sofferenti che si sentono messi da parte. Tornando ad ascoltare soprattutto le persone semplici. Per capirne le ferite e i desideri, spesso dimenticati da una politica sorda e autoreferenziale”.
“Mi rivolgo a voi – prosegue Leoncini – perché sono convinto che siate quanto me preoccupati delle sorti della nostra città. Credo che, come me, non siate disposti a guardarla inerti scivolare verso un futuro di solitudine, marginalità e rancore. Quello che una volta chiamavamo centrosinistra non esiste più. E’ un campo di battaglia dove prevalgono dolorose divisioni. Non è possibile semplicemente rimettere insieme i cocci di un fallimento. Non lo possono fare da soli partiti e partitini, protagonisti loro malgrado di tali lacerazioni. Così come non è ragionevole attendersi che, a pochi mesi dal voto, si materializzi all’improvviso un Uomo della Provvidenza che miracolosamente possa portarci uniti alla vittoria. Non ci salverà il ritorno ai metodi della vecchia politica. Gli accordi fra segreterie, le diplomazie più meno segrete, i patti fra gruppi dirigenti sempre più avvizziti e confusi. E nemmeno ce la caveremo con fantasiosi sondaggi. Solo uno scatto in avanti, il protagonismo attivo di tanti/e possono spingere la nascita del nuovo, lasciandosi alle spalle errori e macerie. Servono gesti generosi. E’ necessario superare divisioni spesso incomprensibili agli occhi dei cittadini. Servono la disponibilità a mettersi in gioco e l’umiltà di sottoporsi al parere dei cittadini. Le Primarie aperte sono da oltre un decennio lo spazio in cui idee diverse si misurano, si mettono a verifica attraverso un percorso di partecipazione, e trovano infine una sintesi più innovativa e competitiva. So bene che ci sono stati anche recenti esempi negativi, episodi d’inquinamento del voto e di drammatica esasperazione di conflitti da tempo covati. Ma cancellare la partecipazione, la possibilità di esprimersi, per gli errori di qualche esponente del ceto politico, non è mai la scelta giusta. Onestà, trasparenza e responsabilità sono in mano nostra. Spetta a tutti noi garantirle. Vi chiedo di fare un passo avanti per permettere, prima che sia troppo tardi, un percorso di speranza e rinascita, la costruzione di una nuova coalizione progressista aperta al civismo e alla città. Per dar vita insieme a una Primavera della Partecipazione, dichiarando da subito la vostra disponibilità al confronto con la nostra gente”.