Siracusa – Ha confessato Paolo Cugno, il compagno di Laura Petrolito, la giovane mamma di vent’anni accoltellata a morte nella serata di sabato e gettata in un pozzo a Canicattini Bagni, un paese in provincia di Siracusa.
Il giovane, un bracciante agricolo, è stato sottoposto ad un interrogatorio di circa otto ore al termine del quale ha ammesso di aver ucciso la donna da cui, otto mesi fa, aveva avuto una bambina.
L’uomo si trova ora in stato di fermo per omicidio.
Secondo la ricostruzione degli eventi compiuta dagli inquirenti, sabato sera Laura e Paolo sarebbero usciti di casa per una passeggiata, lasciando la figlia in casa con il nonno materno.
Proprio in questo arco di tempo si sarebbe consumato l’omicidio, scatenato dalla gelosia. Paolo avrebbe colpito con un coltello la compagna ed avrebbe poi buttato il cadavere in un pozzo artesiano nelle campagne del paesino.
Il corpo, rimasto incastrato tra le lamiere, non è arrivato fino in fondo e l’uomo, prima di allontanarsi, ha tentato di spingerlo giù poi ha coperto il pozzo con un coperchio in ferro.
Il padre della giovane, non vedendoli rincasare, si sarebbe preoccupato ed avrebbe iniziato a chiamare sui cellulari dei due senza ottenere una risposta ed avvisando, quindi, i Carabinieri.
Sono stati i militari, durante le ricerche, a trovare il cadavere della vittima nella mattinata di domenica. Il primo sospettato, il compagno, è stato immediatamente fermato.
Alcuni testimoni sentiti dagli inquirenti hanno raccontato che tra i due le cose non funzionavano ormai da tempo e che, in passato, si erano verificati episodi di violenza domestica che Laura non aveva mai voluto denunciare.