Genova – Sono proseguite tutta la notte le operazioni di ricerca e soccorso attorno alle macerie del ponte Morandi crollato ieri, poco dopo le 11,30. Si cercano eventuali altre vittime sperando di trovare ancora persone in vita.

Il bilancio della tragedia è, al momento, di 35 morti e 15 feriti ma si teme di trovare ancora altre vittime sepolte tra le macerie del viadotto autostradale precipitato da un’altezza di oltre 80 metri, frammentandosi in modo incredibile.

I vigili del fuoco, la protezione civile e le squadre specializzate nelle ricerche di persone travolte da macerie hanno lavorato senza sosta, alla luce delle fotoelettriche, per perlustrare palmo a palmo ogni centimetro del terreno sulla sponda sinistra del torrente Polcevera, che scorre sotto il viadotto e nel greto stesso del torrente ed entro la giornata di oggi dovrebbe essere ultimata anche la perlustrazione della sponda destra. In arrivo anche macchinari e attrezzature speciali, del tipo usato nei luoghi dei terremoti.

Oltre 400 le persone che hanno trascorso la notte lontano dalle loro abitazioni. I cosiddetti “sfollati” hanno dovuto abbandonare in fretta le palazzine che restano al di sotto di ciò che resta del ponte e che potrebbe essere ancora “a rischio crollo”.

Difficile prevedere quando potranno tornare alle loro abitazioni anche perché occorrerà una maxi perizia sul troncone di ponte che resta miracolosamente intero e “minaccia” un tratto abitato della zona. Gli sfollati hanno trascorso la notte in albergo o presso amici e parenti o nel centro civico di Sampierdarena, attrezzato per questa eventualità dalla protezione civile.

Lutto cittadino, per la giornata di oggi e di domani e feste ed eventi pubblici cancellati per rispetto alle vittime e su precisa indicazione del sindaco, Marco Bucci che ha sospeso ogni attività prevista per queste due giornate.

Dopo l’arrivo, ieri sera, del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, oggi è previsto l’arrivo a Genova del ministro dell’Interno e leader della Lega, Matteo Salvini e del ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli che dovrebbe effettuare un sopralluogo per stabilire il piano di intervento straordinario che dovrebbe scattare immediatamente per poter lavorare in tempi celeri alla “soluzione”. La Liguria è, di fatto, tagliata in due e le merci dirette al Porto e al resto della regione devono compiere una deviazione al limite dell’assurdo per poter viaggiare in autostrada, con tempi di percorrenza che causeranno senza dubbio moltissimi problemi e disagi.