Soverato – Hanno visto un cucciolo di squalo in difficoltà vicino alla riva ed invece di soccorrerlo lo hanno utilizzato per scattare selfie di cattivo gusto. E’ successo su una delle magnifiche spiagge della località balneare. Il piccolo squalo sarebbe morto a seguito del “trattamento”.
A denunciarlo Emanuela Bignami di Animalisti italiani onlus che, in un post su facebook, ha criticato duramente l’operato dei bagnanti.
“Dei bagnanti hanno trovato un piccolo di verdesca nel mare di Soverato – ha scritto Emanuela Bignami – Invece di avvertire le autorità competenti o le associazioni animaliste, hanno pensato bene ad esporlo come trofeo per qualche selfie dell’imbecillità”.
“Questa specie di squalo – spiega – difficilmente si spinge a riva, dimora in mare aperto dove si nutre di pesci. Si tratta di un pesce pelagico che raggiunge la riva solo se ferito o in difficoltà. Quanto accaduto nella località balneare ci lascia sgomenti. È la rappresentazione drammatica di una parte di Paese che non ama e non rispetta gli animali. Quell’esemplare di squalo era una vita e non un oggetto. Sotto gli occhi di tutti e l’immobilismo vergognoso, avrebbero lasciato morire un essere vivente violando le norme che tutelano il loro benessere”.
“Chiediamo alle autorità di aprire un fascicolo contro ignoti – conclude la dirigente animalista – per una probabile violazione della legge 189/2004. Siamo stanchi di dover denunciare simili nefandezze, gli animali hanno dei diritti che vanno rispettati. Ricordiamo che nel 2014 fu pescato e liberato un esemplare di questa specie ad Ostia come previsto dalle norme vigenti”.