Los Angeles (California) – Sono stati gli Academy Awards dell’inclusione quelli che ieri sera si sono svolti al Dolbi Theater di Los Angeles.
La 91esima cerimonia, che si è contraddistinta per l’assenza di un vero e proprio presentatore, è iniziata con il Queen e Adam Lambert a salutare il pubblico con We Will Rock You e We Are The Champions.
Green Book, la pellicola che racconta la storia del viaggio del musicista Don Shirley e del suo autista nell’America razzista degli anni ’60, si porta a casa l’Oscar per il miglio film.
Un colpo di scena che ha sovvertito i pronostici della vigilia che volevano la statuetta più ambita contesa tra Bohemian Rhapsody e Black Panter.
Green Book, una commedia tra amore e amicizia, si porta a casa altre due statuette per il miglior attore non protagonista, Mahershala Ali, e per la miglior sceneggiatura originale, scritta, tra gli altri, da Nick Vallelonga, italoamericano che ha attinto dall’esperienza del padre autista del musicista jazz nel viaggio raccontato sul grande schermo, per raccontarne la storia.
Il premio come miglior attore protagonista va a Rami Malek, interprete di Freddie Mercury nella pellicola che celebra la storia dei Queen.
Malek, commosso, ha dedicato il premio alla mamma e alla famiglia, ringraziandoli per il momento monumentale. Poi in perfetto accordo con il tema dell’integrazione, l’attore classe ’81 prosegue: “Sono figlio di immigrati egiziani, americano di seconda generazione, non ero la scelta più ovvia ma a quanto pare ha funzionato”. Poi un pensiero ai Queen e il ricordo di Mercury prima di salutare la fidanzata, Lucy Boynton che nel film intepreta Mary Austin: “Se il cuore del film”.
Bohemian Rhapsody è stata la pellicola più premiata con quattro riconoscimenti. Suo il premio per Miglior montaggio, Sound editing e Sound Mixing.
Il premio come miglior attrice protagonista è andato a Oliva Colman per il film “La Favorita”. Olivia ha battuto Glenn Close, nominata sette volte agli Oscar e sempre tornata a casa a mani vuote.
Battuta anche Lady Gaga che si aggiudica l’Oscar per la miglior canzone “Shallow”, dal film “A Star is Born”, che la vede protagonista accanto a Bradley Cooper.
Regina King vince la statuetta come miglior attrice non protagonista per “Se la strada potesse parlare”; Spike Lee vince per BlacKkKlansman come miglior sceneggiatura non originale e regalando alla platea un discorso molto politico: “Le elezioni 2020 sono dietro l’angolo, ricordiamocelo, possiamo fare una scelta di amore e non di odio”. Poi il pensiero alla nonna, che era stata una schiava ricordando che è “grazie al loro sacrificio se siamo qui. Grazie per aver costruito il Paese e sopportato il genocidio dei nativi”.
Delusione per Black Panther, il primo film tratto da fumetti ad arrivare alle nominations Oscar nella categoria più importante. La pellicola, che racconta la storia dell’ipotetico e potente stato di Wachanga, ha vinto i premi per la migliore colonna sonora, per i costumi e la scenografia.
Alfonso Cuaron con il suo “Roma”, film dalla forte connotazione sociale che racconta la storia della domestica di famiglia nell’infanzia del regista messicano, si aggiudica tre statuette.
La produzione firmata Netflix si aggiudica l’Oscar per il Miglior film in lingua straniera, miglio regista e miglior fotografia, Cuaron, dal palco, aggiunge: “Questo film è dedicato ai 70 milioni di collaboratori domestici che lavorano nelle nostre case e che di solito sono relegate nello sfondo dei nostri film. Gli immigrati e le donne proiettano il mondo in avanti”.
Piccola soddisfazione per l’Italia con “Spider-Man: Un nuovo universo”, film d’animazione che vince l’Academy e che ha come protagonista Miles, personaggio disegnato da Sara Pichelli, disegnatrice 36enne di Porto Sant’Elpidio.
Ecco l’elenco completo di tutti i vincitori:
Miglior film:
Green Book
Migliore regia:
Alfonso Cuarón – Roma
Migliore attore protagonista:
Rami Malek – Bohemian Rhapsody
Migliore attrice protagonista:
Olivia Colman – La Favorita
Migliore attore non protagonista:
Mahershala Ali – Green Book
Migliore attrice non protagonista:
Regina King – Se la Strada Potesse Parlare
Migliore sceneggiatura originale:
Nick Vallelonga, Brian Currie e Peter Farrelly – Green Book
Migliore sceneggiatura non originale:
Charlie Wachtel, David Rabinowitz, Kevin Willmott e Spike Lee – BlacKkKlansman
Miglior film straniero:
Roma, di Alfonso Cuarón (Messico)
Miglior film d’animazione:
Spider-Man – Un Nuovo Universo, di Bob Persichetti, Peter Ramsey e Rodney Rothman
Migliori Costumi:
Black Panther
Miglior Mixing Sonoro:
Bohemian Rhapsody
Miglior Montaggio Sonoro:
Bohemian Rhapsody
Miglior Corto Animato:
Bao, di Domee Shi
Miglior Corto:
Skin, di Guy Nattiv
Miglior Colonnna Sonora:
Ludwig Göransson – Black Panther
Miglior Montaggio:
Bohemian Rhapsody
Miglior Corto Documentario:
Period. End of Sentence., di Rayka Zehtabchi
Miglior Documentario:
Free Solo, di Jimmy Chin e Elizabeth Chai Vasarhelyi
Miglior Scenografia:
Black Panther
Miglior Fotografia:
Roma
Migliori Effetti Speciali:
First Man
Miglior Trucco e Acconciatura:
Vice
Miglior Canzone:
Shallow (musica e testi di Lady Gaga, Mark Ronson, Anthony Rossomando e Andrew Wyatt) – A Star Is Born