Genova – Arriverà molto probabilmente questa notte, all’aeroporto di Bologna, il ragazzino genovese di 12 anni punto da un trigone in Costarica e paralizzato dalla testa in giù dal veleno del pesce.
La mobilitazione del web ha smosso le autorità italiane che hanno disposto addirittura l’invio di un aereo dell’Aereonautica Militare (come quelli su cui viaggiano ministri, capi di Stato e il Papa) per trasferire il ragazzo in un ospedale italiano per poter ricevere le cure urgenti che servono.
L’incidente è avvenuto lo scorso 20 ottobre sulla spiaggia di La Mina, in Costarica e il ragazzino, durante un bagno in mare, sarebbe stato colpito dall’aculeo avvelenato che si trova nella coda del trigone, simile ad una razza.
Una puntura che può rivelarsi letale come accaduto al celebre allevatore di coccodrilli e star televisiva australiana Steve Irwin, conosciuto come “crocofile hunter” (il cacciatore di coccodrilli).
La famiglia del ragazzo, disperata, ha chiesto alle compagnie aeree di trasportare il ragazzo sino in Italia ricevendo solo risposte negative ed è stata costretta a restare in Costarica ben oltre il tempo previsto per le ferie.
Per settimane i familiari hanno scritto ad Ambasciate e ai Media chiedendo aiuto ma solo recentemente il loro caso è stato preso in esame.
Un aereo dell’aereonautica militare è volato sino in CostaRica con la dotazione medica necessaria e il ragazzino e la famiglia sono in volo per l’Italia.
Tutti gli esperti sono concordi nel ritenere un “caso limite” quello che è avvenuto perché l’aculeo del trigone si è conficcato nella colonna vertebrale provocando una lesione gravissima.
Ora ci si augura che i medici possano fare qualcosa per il ragazzino che sembra sia paralizzato dal collo in giù.