Genova – “Troppi giovani sulla spiaggia di Voltri a giocare in gruppo come se fosse vacanza”
E’ la denuncia lanciata nella delegazione dell’estremo ponente genovese da chi vive vicino al mare e può assistere ogni giorno alle “bravate” di gruppi di ragazzi che si radunano sull’arenile per giocare a pallone, per ridere e scherzare o per mangiare un panino in compagnia.
Attività lecite e persino “sane” se non fossimo in tempo di coronavirus, con una emergenza in corso e con il divieto assoluto di uscire di casa senza giustificato motivo e, soprattutto, di riunirsi in gruppo.
A tuonare sulla sua pagina Facebook anche l’assessore del Municipio VII Ponente Matteo Frulio che, in modo colorito, ha redarguito le famiglie dei ragazzi che in questi giorni continuano ad affollare la spiaggia, ma anche parchi e giardini, nel più totale disinteresse per la gravità della situazione.
Radunarsi in gruppo, infatti, permette il contagio e il diffondersi del virus e una volta tornati a casa, i ragazzi si trasformano in “bombe batteriologiche” pronte a contagiare parenti, amici e soprattutto quegli anziani che sono le vittime più deboli del virus.
Nella giornata di ieri un controllo dei carabinieri sulla spiaggia di Voltri è finito con la banda di ragazzetti in fuga precipitosa e in un tentativo di inseguimento da parte delle forze dell’ordine.
L’assessore Frulio si rivolge così alle famiglie e chiede maggiore attenzione e controllo sui giovani che devono restare in casa come gli altri e anche più degli altri.
Nel frattempo sale a 489 il numero dei denunciati nella sola città di Genova, in una settimana e oltre 15mila le persone controllate.
Si rischia una multa da 200 euro, una denuncia penale per violazione delle disposizioni ma, soprattutto, in caso di contagio, si rischiano sino a 12 anni di reclusione per “epidemia colposa” e una causa milionaria per “risarcimento danni”.
(nella foto i controlli estivi sulla spiaggia di Voltri)