Roma – Nuovo giro di vite per l’emergenza coronavirus con il nuovo decreto varato dal consiglio dei ministri, ieri sera (mercoledì 24 marzo).
Oltre ad una serie di nuove regole di cui parleremo, il nuovo decreto porta da 400 a 3mila euro il valore della sanzione per chi verrà trovato fuori casa senza un valido motivo e la possibilità di denuncia per il reato di “epidemia colposa” che comporta pene da 1 a 5 anni d reclusione.
Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha inoltre attribuito nuovi poteri alle Regioni che da oggi potranno scegliere di adottare misure restrittive più severe.
Il nuovo decreto contiene regole e limitazioni anti contagio da coronavirus, che il Governo potrà adottare fino alla fine dell’emergenza, con provvedimenti da rinnovare mese per mese e sino al 30 luglio.
La data inserita nel decreto non deve trarre in inganno o far pensare che il Governo abbia già intenzione di prolungare sino a tale data lo stato di emergenza ma è semplicemente la data di scadenza del decreto.
Si tratta, insomma, per dirlo in parole semplici, di un “obbligo di Legge”.
Questi i nuovi divieti:
– limitazione della circolazione delle persone, compresa la possibilità di allontanarsi dalla propria residenza, domicilio o dimora, o di entrare o uscire dal territorio nazionale se non per spostamenti individuali, limitati nel tempo e nello spazio e motivati da esigenze lavorative, da situazioni di necessità o urgenza, da motivi di salute o da altre specifiche ragioni;
– chiusura al pubblico di strade urbane, parchi, aree gioco, ville e giardini pubblici o altri spazi pubblici;
– divieto di allontanamento e di ingresso in territori comunali, provinciali o regionali;
– quarantena obbligatoria per chi ha avuto contatti stretti con contagiati;
– divieto assoluto di uscire di casa per i positivi;
– limiti o stop a riunioni o assembramenti in luoghi pubblici;
– niente eventi e riunioni anche culturali, ludiche, sportive, ricreative e religiose;
– sospensione delle cerimonie civili e religiose, limitazione dell’ingresso nelle chiese;
– chiusura di cinema, teatri, sale da ballo, discoteche, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, centri culturali, centri sociali e centri ricreativi;
– sospensione di congressi e convegni, solo videoconferenze;
– limitazione o sospensione di eventi e competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, compresa la possibilità di disporre la chiusura temporanea di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori e impianti sportivi, anche se privati;
– limiti o stop ad attività ludiche o sportive all’aperto;
– possibilità di ridurre o sospendere i trasporti pubblici;
– sospensione o chiusura di tutte le scuole e le università, anche per gli anziani, i master e i corsi professionali, ferma la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza;
– stop a gemellaggi e viaggi di istruzione;
– limitazione o chiusura dei musei e luoghi culturali;
– limitazione della presenza fisica negli uffici pubblici, salve le attività indifferibili e i servizi essenziali puntando prioritariamente sullo smart working;
– limitazione o sospensione dei concorsi, salvo a distanza;
– limitazione o sospensione per i negozi, ad eccezione di quelle che garantiscono beni alimentari e di prima necessità che devono comunque assicurare le distanze anti contagio;
– limitazione o sospensione per bar e ristoranti;
– limitazione o sospensione di ogni altra attività d’impresa o di attività professionali e di lavoro autonomo con possibilità di esclusione dei servizi di pubblica necessità previa assunzione di protocolli di sicurezza anti-contagio e con adozione di adeguati strumenti di protezione individuale;
– limitazione a fiere e mercati, salvo quelli alimentari;
– specifici divieti o limitazioni per gli accompagnatori dei pazienti al pronto soccorso;
– limitazione dell’accesso di parenti in ospedali, hospice, residenze sanitarie e per gli anziani, nonché nelle carceri;
– obblighi di comunicazione al servizio sanitario nazionale per chi è transitato o ha sostato in zone a rischio epidemiologico indicate da Oms o Ministro della salute;
– disporre misure di informazione e di prevenzione;
– lavoro agile anche in deroga alle discipline vigenti;
– previsione che le attività consentite si svolgano evitando assembramenti e rispettando distanza e protocolli anti contagio;
– possibilità per il prefetto di autorizzare deroghe alle varie limitazioni.
Le nuove regole saranno valide anche per chi sia già stato sanzionato