Genova – Box in plexiglass a definire lo spazio e a mantenere il distanziamento sociale: ecco come sarà la spiaggia ai tempi del Covid-19.
Circola da diverse ore sui social l’immagine che mostra uno stabilimento balneare con lo spazio tra le postazioni degli ombrelloni delimitato da pareti di plexiglass che dovrebbero evitare il contagio tra i vari bagnanti.
L’idea è venuta a un’azienda di Modena he ha realizzato il rendering del progetto: divisori trasparenti di 4.5 metri per lato a cui si accede da un’apertura di un metro e mezzo.
Ma sarà davvero questa la spiaggia che ci attenderà nei mesi estivi?
La risposta è no.
Il progetto è stato in primis bocciato dai gestori degli stabilimenti balneari riminesi.
Mauro Vanni, presidente della Cooperativa Bagnini Rimini Sud ha spiegato che i box in plexiglass non potranno assolutamente essere installati.
“Si tratta di follie” ha aggiunto spiegando che il progetto è stato realizzato senza aver consultato le categorie.
Tra i motivi per cui la disposizione di elementi divisori in plexiglass non potrà essere portata avanti c’è l’effetto “sauna” dato dalle pareti che non permetterebbero il passaggio d’aria.
Non meno importante la questione sicurezza in caso di emergenza con immaginabili difficoltà nell’abbandonare le postazioni.
Come garantire la stagione balneare dunque?
Sono al vaglio varie ipotesi come tunnel igienizzanti da percorrere prima di accedere agli stabilimenti balneari e la riduzione delle capienze dei singoli bagni.
Resta da fronteggiare la questione spiagge libere dove garantire il distanziamento sociale sarà più difficile e, soprattutto, sarà necessario individuare chi dovrà verificare il rispetto delle direttive.