Genova – Il numero dei nuovi contagi da coronavirus torna a salire e i decessi restano molto alti in Liguria e si torna a parlare della possibilità che la regione torni tra quelle “in zona rossa”. Il prossimo 6 gennaio scade infatti il “decreto Natale” ed è probabile che il Governo decida di emanarne uno nuovo che potrebbe contenere notizie non proprio esaltanti per la Liguria.
L’indice dei nuovo contagi e il continuo stillicidio di decessi, maggiore rispetto a gran parte d’Italia, porta la Liguria tra le regini a potenziale rischio di inclusione nella “zona rossa” e, nella migliore delle ipotesi, in quella arancione.
Il programma di vaccinazione di massa procede molto lentamente in tutta Italia e i numeri raggiunti sono ben lontani dal far pensare al rapido raggiungimento di una “immunità di gregge”. Il rischio di una “terza ondata” tra gennaio e febbraio resta quindi molto alto e se i sanitari lavorano negli ospedali per predisporre quanto necessario ad affrontarla, il Governo potrebbe decidere un restringimento degli attuali divieti per cercare di arginare l’emergenza.
Sino a immunizzazione della massa, infatti, lo scenario resterà verosimilmente sempre lo stesso: ondate di contagi cui fanno seguito chiusure e divieti che li fanno scendere e nuove riaperture a seguito del miglioramento delle condizioni generali.
Un ciclo che si chiuderà solo quando la maggior parte dei cittadini sarà vaccinata o avrà sviluppato le difese immunitarie tali da poter affrontare il virus senza infettarsi e senza infettare altri.
I dati degli ultimi giorni, diffusi nei bollettini ufficiali dalla Regione Liguria, mostrano un aumento percentuale dei contagi a fronte della diminuzione dei tamponi effettuati.
Ieri erano 203 i nuovi infettati a fronte di appena 1.265 tamponi molecolari effettuati.
Ma sono soprattutto i dati dei decessi a preoccupare: 9 le vittime registrate nell’ultimo bollettino. Valori molto alti e che collocano la Liguria tra le regioni con i dati peggiori.