Vaccinare tutti gli over 75 anni entro il mese di aprile. E’ l’obiettivo dichiarato dal presidente della Regione Liguria per la campagna di vaccinazione anti coronavirus.
L’emergenza continua a mietere vittime, soprattutto tra la popolazione più anziana e i dati restano allarmanti.
“Per fortuna la campagna vaccinale sta andando molto bene – ha detto Toti – la Liguria è tra le regioni che hanno ricevuto più vaccini e quindi dobbiamo correre e dobbiamo riuscire a vaccinare il prima possibile i nostri over 75enni: se riusciremo a farlo entro marzo o al massimo entro aprile, potremo quasi azzerare i decessi per Covid, che non sarebbe sostanzialmente più un problema di sanità pubblica. È un obiettivo che dobbiamo assolutamente darci”.
In merito alla campagna vaccinale “è proseguita anche oggi – ha aggiunto Toti – in ospedali e Rsa. Lunedì dovrebbero arrivare altre 14 piazza box con altre migliaia di dosi di vaccino sempre per la Fase1, che riguarda il personale sanitario e le Rsa. Nelle ultime 24 ore sono stati fatti 1.405 vaccini; dall’inizio delle vaccinazioni, siamo a 17.546 vaccini somministrati, pari a circa il 57,5% vaccini somministrati rispetto alle dosi consegnate. Ma questo dato è in realtà molto più alto rispetto alla popolazione, perché ci è stata consegnata una quantità di vaccini maggiore di altre regioni in funzione dell’età media elevata dei nostri cittadini. Speriamo che questa fase si chiuda come da programma entro la prima settimana di febbraio per poi partire con la Fase2 delle vaccinazioni a tutte le altre persone, a partire dagli over 80 e poi anche alcune categorie particolarmente esposte e che chiedono il vaccino: credo che le loro richieste meritino attenzione e ci faremo portavoce presso il governo delle loro istanze”.
Il presidente ha ricordato che anche oggi “quasi tutte le persone decedute avevano più di 75 anni: questo deve spronare il governo a mandarci tanti vaccini, perché se nel più breve tempo possibile, nella Fase2, riusciremo a vaccinare anche tutti i liguri sopra i 75 anni, questo significherà azzerare o comunque ridurre significativamente la mortalità da Covid-19 nella nostra regione e avremo dimezzato ulteriormente la necessità di posti letto. L’obiettivo è riuscire a farlo entro marzo o al massimo entro aprile”.
Cautela per l’ingresso della Liguria nella cosiddetta zona gialla a partire da lunedì.
Si tratta infatti di una zona gialla molto complessa – come ammette anche il presidente Toti – perché bisogna mantenere un grande profilo di prudenza ed è per questo domenica resta in fascia arancione, per tenere sotto controllo la situazione il più possibile.
Per quanto riguarda le scuole, Toti ha poi spiegato che “i nostri dati sono a cavallo tra le fasce gialla ed arancione e per questo precauzionalmente, come quasi in tutte le regioni, abbiamo posticipato di una settimana l’apertura in presenza delle scuole secondarie superiori per cui gli studenti proseguiranno con la didattica a distanza al 100% anche la prossima settimana, al termine della quale decideremo sulla base della situazione epidemiologica. Lunedì inizieremo anche a discutere con il governo sul prossimo Dpcm che il Presidente del Consiglio firmerà il 15 gennaio, con le nuove norme che regoleranno nostre vite per i mesi a venire. Anche alla luce di quelle norme decideremo come comportarci con il sistema scolastico della Liguria”. “Il personale del nostro sistema sanitario ha fatto uno sforzo disumano da marzo scorso per garantire tutto quello che stiamo garantendo tra tamponi, tracciamento, ricoveri vaccini e molto altro – ha concluso Toti – È un lavoro faticoso per cui vorremmo assumere più personale ma difficile trovarlo perché il nostro paese negli anni passati ha formato meno professionisti di quanti ne avesse bisogno, a prescindere dalla pandemia”.