cocaina

Genova – Sono 9 le persone arrestate nell’ambito dell’operazione “La Aurora” condotta dalla polizia genovese. In manette un gruppo di pusher che importava cocaina dal
Sudamerica.
Alle prime ore del mattino la squadra mobile di Genova, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Genova, in collaborazione con il reparto prevenzione crimine Liguria, il gabinetto regionale di Polizia Scientifica e Unità Cinofile dell’UPGSP, ha dato esecuzione ad un’ordinanza emessa dal locale Gip che dispone 9 custodie cautelari in carcere nei confronti di altrettanti soggetti di origine sudamericana, indagati a vario titolo, per importazione e detenzione di cocaina proveniente dalla Colombia, destinata allo smercio al dettaglio nel capoluogo genovese.

L’indagine, svolta dalla squadra mobile, è una costola dell’operazione denominata “GPL 2018” che lo scorso novembre aveva portato all’esecuzione di un provvedimento restrittivo nei confronti di 17 persone di nazionalità italiana ed albanese che gestivano una rete di spaccio, sfruttando i contatti con dei connazionali residenti all’estero per le forniture di coca.
Le indagini sui cittadini sudamericani prendono avvio dall’arresto di R.C. e della compagna I . F., sorpresi il 2 luglio 2019 con oltre 30 grammi di cocaina.
La coppia, come emerso nell’attività di indagine precedente, era un importante punto di riferimento di due fratelli di origine albanese poiché custodiva lo stupefacente importato da quest’ultimi.
Uno dei due fratelli di nazionalità albanese, PLLOCI Klodian del 1986, lo scorso marzo è stato catturato in Belgio in esecuzione di mandato di arresto europeo emesso dal GIP di Genova per i fatti contestati nel corso dell’operazione “GPL 2018”.

Le investigazioni svolte in seguito all’arresto della coppia di italiani, alla base del provvedimento di custodia eseguito nella giornata odierna, hanno permesso di identificare il cittadino sudamericano di nome “Willy”, responsabile della cessione dello stupefacente avvenuta nel luglio del 2019.
L’uomo, LIRIANO Urbaez Edisson del 1978 con pregiudizi per stupefacenti anche in Francia, era il terminale di una rete di pusher che fungeva da canale alternativo di rifornimento per la cocaina di cui si serviva la coppia.
I principali fornitori di LIRIANO Urbaez erano un cittadino dominicano del 1987, soprannominato “Criminal” e il colombiano MAYA HERRERA Carlos Andres classe 1976,
aiutato dalla compagna ALVAREZ OBANDO Isabel Cristina del 1978.

Le operazioni di attività tecniche unitamente a quelle di pedinamento hanno consentito di
individuare tutto il gruppo che, per far giungere sul territorio italiano lo stupefacente dalla
Colombia, si avvaleva di corrieri di sesso femminile che trasportavano ovuli di droga occultandoli nelle parti intime.

Le verifiche hanno ricostruito sia l’importazione di 521 grammi di cocaina giunti a Genova nell’ottobre 2019, trasportati da tre donne partite dalla Colombia, sia la  pianificazione di un altro carico che avrebbe dovuto raggiungere il capoluogo ligure nel dicembre 2019, mai arrivato a destinazione per ragioni rimaste ignote.
Tuttavia, la mancata disponibilità dello stupefacente, che avrebbe dovuto essere ceduto a LIRIANO, ha reso possibile l’individuazione di un altro fornitore, al quale lo stesso si era rivolto: un cittadino dominicano del 1986, CORDERO DURAN Francisco Alberto detto “Francis”, che ha venduto a LIRIANO 400 grammi di cocaina, sequestrata successivamente ad una donna che si era resa disponibile a custodirla all’interno di un immobile che si trova nel quartiere di Certosa.
Nel corso dell’attività, a riscontro della stessa, sono stati anche arrestati tre cittadini domenicani ed un cittadino tunisino.