Genova – Emanuele Polizzi non si sarebbe impiccato nella sua cella ma sarebbe stato aggredito e poi “suicidato” da due dei suoi compagni di reclusione. E’ il sospetto emerso nelle indagini per la morte del 41enne trovato ormai morto nell’antibagno della sua cella nel carcere di Marassi.
Inizialmente è sembrato un suicidio ma poi, alcuni elementi trovati durante l’autopsia e durante le indagini, hanno aperto la strada ad altre e più drammatiche ipotesi investigative.
Sotto indagine due dei 4 compagni di cella di Polizzi che potrebbero avere un ruolo diretto nella sua morte.
Altri due carcerati erano assenti al momento della morte di Polizzi perché impegnati in attività lavorative.
Secondo la nuova ipotesi investigativa la vittima sarebbe stata aggredita nella cella e poi si sarebbe inscenato un suicidio per impiccagione.
Al vaglio degli inquirenti anche le dichiarazioni di una guardia carceraria che avrebbe dichiarato di aver visto vivo Polizzi in un orario in cui, secondo le risultanze dell’autopsia, era già morto.