ponte morandi tramontoGenova – A tre anni dal crollo di Ponte Morandi, che ha causato la morte di 43 persone e danni incalcolabili alla città, il capoluogo ligure ricorda la tragedia che ha spezzato la vita di decine di persone e creato ferite che non possono rimarginarsi nelle famiglie delle vittime.
In attesa che la Giustizia faccia il suo corso, identificando e punendo i responsabili – la prima udienza è prevista a ottobre – e in attesa che il Comune decida se costituirsi o meno parte civile nel processo, condizioni indispensabile per ottenere i risarcimenti dei danni, la città si stringe attorno a familiari ed amici delle vittime e ne ricorda il sacrificio senza una spiegazione plausibile.

La rabbia e il rancore dei genovesi covano ancora sotto la cenere e si trasformano in energia per andare avanti nonostante le avversità, per ottenere quella Giustizia invocata ormai già da tre lunghi anni. Tanto è passato da quel terribile 14 agosto 2018.
Oggi il Comitato Parenti vittime del ponte Morandi, insieme al Comune di Genova, promuove una serie di momenti commemorativi:

Ore 8.30: S. Messa parrocchia della Certosa celebrata dall’Arcivescovo di Genova mons. Marco Tasca.

Ore 10.45: Radura della Memoria, commemorazione delle vittime di ponte Morandi (diretta sul canale youtube qui sotto

Punti salienti della Cerimonia:

Deposizione delle Corone della Presidenza della Repubblica, della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei familiari delle Vittime.

Interventi: imam Salah Hussein, arcivescovo di Genova mons. Marco Tasca, sindaco di Genova Marco Bucci, presidente Regione Liguria Giovanni Toti, ministro Infrastrutture Enrico Giovannini, ministra della Giustizia Marta Cartabia, rappresentante dei parenti delle Vittime Egle Possetti.

Ore 11,36: minuto di silenzio con suono di tutte le sirene delle navi in porto e tutte le Campane della Diocesi. Intervento musicale a cura di Akanuma Megumi, soprano e ambasciatrice di Genova nel Mondo accompagnata al pianoforte dal maestro Benedetto Spingardi Merialdi.