Imperia – Una video denuncia dell’associazione “La Giraffa a rotelle” per denunciare i disservizi e i disagi cui sono sottoposti i pazienti con disabilità che si rivolgono al servizio di tampone molecolare al “drive trough”.
A pubblicarla, sulla pagina Facebook dell’associazione, la mamma di Matteo, un ragazzo che doveva essere sottoposto al controllo anti covid.
Nelle immagini si comprende chiaramente che i servizi a disposizione delle persone con disabilità è gravemente inadeguato e i genitori dell’associazione rifiutano “agevolavioni” o “trattamenti di favore” e chiedono il rispetto dei loro diritti.
“Questo video documenta a grandi linee cosa succede ad una persona con disabilità anche abbastanza grave e complessa se deve farsi ( dico “deve ” perché non è una scelta) un tampone molecolare al Drive di Imperia – scrive l’associazione La Giraffa a Rotelle – Facciamo qualche passo indietro: il 17 Dicembre 2021 La Giraffa a Rotelle manda una e-mail, dopo varie richieste da parte di persone con disabilità che con grandi disagi avevano fatto anche 3 ore di coda al Drive.
La mail viene spedita ai servizi sociali di Imperia, alla Asl1 chiedendo una corsia preferenziale per le persone con gravi disabilità dato che fare una coda così lunga comporta malesseri che si protraggono nel tempo e grandi difficolta.
I servizi sociali non ci hanno risposto, la ASL ci comunica che è impossibile creare una corsia preferenziale poiché manca il personale ma possiamo chiedere a titolo di favore la possibilità, per quei casi realmente gravi, di farlo al Palasalute”.
“Chi stabilisce la gravità di un ragazzo? – si domandano all’associazione La Giraffa a rotelle – La sedia a rotelle? Il ragazzo autistico che apparentemente non ha grossi problemi, o la persona Down possono fare la coda? Chi non è seguito dal servizio disabilità a chi si rivolge?”.
I genitori dell’associazione rifiutano categoricamente i “favori”
“No, basta con i favori che hanno contribuito ad accentuare una Sanità che non funziona. Basta con la scusa che il Covid ha rallentato tutto, la nostra associazione già nel 2018 aveva chiesto ed ottenuto un colloquio con l’ex dirigente di Alisa il dott. Locatelli esponendo le problematiche delle persone con disabilità ed i servizi Asl: quasi totale assenza di servizi prioritari per i ragazzi/ bambini con disabilità e già allora la risposta è stata la solita: mancanza di personale”.
“Ormai conviviamo con il Covid dal 2020 non da 1 giorno – prosegue la denuncia dell’associazione – Oggi per l’ennesima volta ho toccato personalmente con il bisogno di mio figlio di farsi un tampone molecolare quanto poco siamo tutelati o aiutati , ho deciso di non accettare favoritismi ma documentare ciò che accade al Drive alle persone con disabilità che ci accedono senza una corsia preferenziale. Solo dopo 2 ore, il pianto di Matteo, mio figlio, ormai stanco “ha mosso a compassione ” e siamo passati avanti a tutti.
Non vogliamo ne favori ne compassione ma diritti. Anche ai supermercati esiste una corsia preferenziale per cui le persone con disabilità in difficoltà non fanno la coda. Vergogna!!”.