Genova – Sarà l’autopsia a chiarire con certezza le cause della morte di Luca Mendola, l’informatore scientifico di 50 anni trovato ormai cadavere nel suo appartamento di via Gribodo a Marassi ma, secondo le prime indiscrezioni, l’uomo aveva chiamato il 118 in evidente difficoltà respiratoria ed era risultato positivo al covid lo scorso 23 dicembre.
L’ipotesi più accreditata, dunque, sarebbe quella di un decesso causato da una forma molto grave di coronavirus.
Secondo altre indiscrezioni l’uomo non era vaccinato e sarebbe un No Vax e questo particolare spiegherebbe, almeno in parte, la forza molto acuta di covid, non frenata dall’immunizzazione garantita dalla vaccinazione.
Sul caso è stata comunque aperta un’indagine per accertare come mai l’uomo, che viveva solo, sia morto in casa e non sia stato ricoverato in ospedale.
La sorella, ascoltata dal quotidiano Il Secolo XIX avrebbe parlato di “paura” come spiegazione per la tragica morte del fratello.
Gli esami medico legali chiariranno ogni dubbio.