Genova – Si aggrava di giorno in giorno la posizione del necroforo indagato a Genova per una serie di irregolarità che stanno facendo emergere una gestione del Cimitero della Castagna, a Sampierdarena, a dir poco allucinante.
Avviate per scoprire assenteismo e irregolarità nel rispetto degli orari di lavoro, infatti, le indagini avrebbero scoperto ben altro.
Il necroforo, 63 anni, avrebbe gestito il Cimitero come se fosse stato suo, seppellendo bare in terra senza rimuovere (esumazione) quelle precedenti, avrebbe consegnato in cambio di somme di denaro bare e ceneri di defunti senza registrare i “movimenti” o addirittura avrebbe fatto “sparire” sepolture lasciando i parenti dei defunti senza un posto dove andare a pregare i loro congiunti.
Gli agenti della polizia locale che stanno indagando su quello che sembrava un caso di assenteismo stanno scoprendo una serie di irregolarità da record e gli sviluppi delle indagini potrebbero essere ancora “una sorpresa”.
Da tempo i Cittadini segnalavano irregolarità ed episodi “anomali” nella gestione del Cimitero ma solo le verifiche scattate di recente stanno rivelando la reale dimensione del “caso” che, probabilmente, coinvolge altri dipendenti dei servizi cimiteriali del Comune di Genova.
A partire dai mancati controlli che avrebbero permesso all’indagato – che ha chiesto di andare in pensione – di seppellire bare in un campo che avrebbe dovuto essere in turno d esumazione e dove, secondo le ipotesi investigative ancora da accertare in sede di giudizio, sarebbero state sepolte bare al di sopra di altre.
Il necroforo avrebbe anche chiesto somme di denaro “ridotte” rispetto al normale tariffario comunale – causando anche un danno erariale – per trasferire salme o ceneri in altri cimiteri cittadini o anche fuori regione.
Da accertare se le somme venissero incassate dall’uomo o se venissero imputate ad altre operazioni probabilmente mai eseguite.
Le verifiche proseguiranno nei prossimi giorni, controllando tutte le segnalazioni fatte dai Cittadini nel corso del tempo e nel frattempo il necroforo è stato posto agli arresti domiciliari e la gestione del Cimitero è stata affidata ad una ditta provata esterna. Decisione contestata dai tanti genovesi che hanno parenti defunti nel cimitero e che chiedono che il servizio venga gestito direttamente dal Comune semplicemente affidandolo al personale onesto e coscienzioso.
Una situazione, quella del Cimitero della Castagna, comunque già nota, nella sua “criticità” già da tempo come dimostra il filmato presente su YouTube dal novembre del 2016