Nazario Sauro sommergibile Darsena GenovaGenova – Tornerà mercoledì 13 luglio alla Darsena il sommergibile Nazario Sauro, completamente restaurato nei cantieri della Marina Militare di La Spezia.
Questa mattina presso l’Arsenale di La Spezia la visita in cantiere dedicata alla stampa per documentare la fine lavori del Sommergibile Nazario Sauro.
Per il rientro a Genova. alle ore 11 nell’area antistante il Museo, si terrà una cerimonia di benvenuto alla presenza del Sindaco di Genova Marco Bucci, del Direttore dell’Istituto Idrografico della Marina Militare il Contrammiraglio Massimiliano Nannini, del Direttore Marittimo della Liguria e Comandante del Porto di Genova il Contrammiraglio Sergio Liardo, della Presidente e del Direttore del Mu.MA Nicoletta Viziano e Pierangelo Campodonico e del Presidente e Vice Presidente dell’Associazione Promotori Musei de Mare Mauro Iguera e Maurizio Daccà.
Presenti, inoltre, la Fanfara del Comando Marittimo Nord della Marina Militare ed una rappresentanza della Marina Militare che attenderanno in banchina il ritorno del Nazario Sauro insieme al pubblico e ai numerosi soggetti coinvolti nella movimentazione e nel trasferimento. Evento aperto al pubblico.

I lavori in Arsenale
Partito da Genova lo scorso 21 giugno e trainato dai rimorchiatori del Porto di Genova, il sommergibile Nazario Sauro è stato preso in consegna dal rimorchiatore d’alto mare Sea Dream che lo ha trainato fino a La Spezia per consegnarlo ai militari. Portato al bacino n. 2 dell’Arsenale, e sistemato sulle taccate a cura del servizio subacqueo della Marina, sotto la supervisione dei responsabili, si è provveduto a metterlo in secco lo scorso 24 giugno.

Dopo un’accurata ispezione tecnica, lunedì 27 sono partiti i lavori di refit: sottoposto a un lavaggio ad alta pressione per liberarlo dalle incrostazioni che si sono accumulate in dieci anni nelle acque della Darsena, sono state verificate le parti che hanno subito, nel corso degli anni, processi di ossidazione e quindi un gruppo di carpentieri navali ha lavorato per bonificare e sostituire le parti corrose, impiegando circa 500 kg di lamiera trattata dello spessore di 5 mm.

Contemporaneamente sono partiti i lavori di ripitturazione, riportando agli strati originali di vernice o a ferro, laddove questa era troppo consumata. Per la pitturazione, in “blu mimetico” nella parte superiore (“opera morta”) e in nero opaco per la parte immersa (“opera viva”) sono stati utilizzati 2500 kg di pitture, nel rispetto sia delle specifiche storiche della Marina Militare ma con la tecnologia contemporanea che assicura una ampia durabilità dei prodotti.
Al suo ritorno a Genova, in banchina, previsto per la tarda mattinata del 13 luglio, il sommergibile sarà dotato di un sistema di protezione catodica contro le correnti galvaniche che attaccano i natanti in acqua, provocando la corrosione dello scafo. Particolare cura è stata dedicata alla pulizia dell’elica in bronzo.

“Nella sostanza”, commenta il Direttore Pierangelo Campodonico, che ha seguito tutte le fasi dell’operazione, “abbiamo riscontrato le buone condizioni del battello, nonostante i 13 anni passati in acqua. La mole dei lavori è stata molto consistente, perché il sommergibile è comunque un battello di 64 metri di lunghezza, alto 12, con una circonferenza di 5 e un dislocamento di 1.500 tonnellate. Siamo soddisfatti di averlo riportato ad una condizione ottimale che renderà la Darsena di Genova ancora più attrattiva”.

“Il Nazario Sauro, prosegue Nicoletta Viziano Presidente del Mu.MA, è l’unico museo galleggiante conservato in Italia ed è molto apprezzato dai visitatori: in 12 anni è stato visitato da oltre un milione di visitatori ed è, per il suo realismo, per le ricostruzioni d’ambiente e parte sonora una eccellenza della museografia marittima internazionale. I lavori di restauro sono costati quasi 140 mila euro e sono sostenuti dal Mu.MA, Istituzione Musei del Mare e delle Migrazioni. Un ringraziamento a tutti coloro che hanno partecipato a un’operazione complessa e delicata con la loro disponibilità e professionalità”.

I soggetti coinvolti per la movimentazione e il trasferimento sono: Cambiaso Risso per il supporto logistico, sia a Genova sia a Spezia; Cantieri Mariotti che ha prestato la banchina per l’ormeggio provvisorio; Corporazione Piloti di Genova per il pilotaggio del battello Sommergibile; Gruppo Ormeggiatori di Genova per le operazioni di ormeggio, Laviosa Group La Spezia per la logistica; Oromare per il rimorchio d’altura del battello; Rimorchiatori Riuniti Genova per il rimorchio dal/per il porto di Genova; RINA per le verifiche atte a garantire il trasferimento in sicurezza del battello; San Giorgio del Porto per i cavi di ormeggio, l’ancoraggio del battello e il prestito dei due giganteschi Yokohama; Studio Tecnico Lonoce per la supervisione ed il supporto tecnico; l’Associazione Promotori Musei Mare per il coordinamento e l’organizzazione di questa complessa operazione.

I LAVORI IN NUMERI
500 kg di lamiera trattata dello spessore di 5 mm per sostituire le parti corrose
2500 kg di pitture
35 persone impiegate (non contemporaneamente) alle lavorazioni
2.300 ore di lavoro in totale di cui 500 ore per la progettazione, 300 per la logistica e 1.500 di lavori effettivi (carpenteria, pitturazione, bonifica ambientale, etc.).
La superficie ridipinta è pari a 1000 mq per la parte emersa e 500 per quella immersa, oltre a 400 mq per le parti interne.

S 518 NAZARIO SAURO: DAL VARO FINO AI GIORNI NOSTRI. Ecco le principali tappe della vita dell’S 518 Nazario Sauro, dal varo all’apertura al pubblico come il più grande sommergibile italiano e prima nave museo visitabile in acqua:
9 ottobre 1976 – Il varo
Costruito da Fincantieri nei cantieri di Monfalcone, l’S 518 Nazario Sauro è il capostipite della prima serie dei sommergibili della classe Sauro.

12 febbraio 1980 – L’entrata in servizio
Entra in servizio alla Marina Militare come sommergibile d’attacco a semplice scafo a propulsione convenzionale diesel-elettrica dalle buone prestazioni operative.
Con una lunghezza di 63,8 metri, una larghezza di 6,8, un dislocamento di 1460 tonnellate in superficie, il sommergibile poteva raggiungere una velocità massima di 12 nodi in superficie e di 20 in immersione ad un massimo di 300 metri di profondità.

1° maggio 2002 – Il disarmo
Dopo oltre vent’anni di servizio, viene ammainata la bandiera di combattimento. Il natante rimane a disposizione delle Forze Armate fino al 7 giugno 2005, data in cui viene radiato.

Marzo 2008 – L’inizio della musealizzazione: in cantiere a La Spezia per il ripristino
Sotto la supervisione del Direttore del Mu.MA Pierangelo Campodonico, curatore dell’intero progetto, il sommergibile viene trasferito nell’Arsenale Militare di La Spezia per i lavori di ripristino e messa in sicurezza – preliminari alla musealizzazione – effettuati da Fincantieri e della durata complessiva di 18 mesi. Con l’obiettivo di non volerne snaturare l’essenza – che è proprio l’elemento di maggiore attrattiva – i lavori vengono effettuati in modo da lasciare la configurazione più inalterata possibile. I lavori terminano il 15 settembre 2009.

18 settembre 2009 – Il trasferimento da La Spezia a Genova
All’alba, il sommergibile S 518 Nazario Sauro lascia l’Arsenale di La Spezia per partire per una nuova missione: diventare la prima nave–museo in Italia visibile in acqua, ampliando così il percorso espositivo del Galata Museo del Mare, il più grande Museo Marittimo del Mediterraneo, punta di diamante del circuito Mu.MA. Il trasferimento dall’Arsenale di Spezia a Genova è stato organizzato dall’Associazione Promotori Musei del Mare Onlus, che ha coordinato un pool di sponsor (tra cui Oromare, Rimorchiatori Riuniti, il Gruppo Antichi Ormeggiatori) che ha consentito di realizzare un’impresa straordinaria.

26 settembre 2009 – L’arrivo in darsena
Ultima tappa del viaggio verso la nuova missione è l’approdo nell’area della Darsena. Dopo gli ultimi lavori presso i cantieri Mariotti, con una manovra spettacolare e particolarmente difficile, compiuta dal Corpo Piloti del Porto di Genova e i mooring men del Gruppo Antichi Ormeggiatori, il natante raggiunge lo specchio acqueo antistante il Galata Museo del Mare. Ad attenderlo in banchina le autorità nazionali e cittadine con il pubblico in festa.

28 maggio 2010 – I festeggiamenti e l’inaugurazione del Galata Open Air Museum
Grande spettacolo serale aperto alla città per festeggiare il Nazario Sauro. Il sommergibile costituisce un importante apertura del Galata Museo del Mare verso l’esterno e la città in un’area che, ulteriormente arricchita con elementi storici caratterizzanti la vita in porto – due gru, una a mano di ghisa e la seconda elettrica, la recuperata piattaforma ferroviaria, garitte doganali, imbarcazioni ed elementi di carico, attrezzature da diporto, oltre ad elementi di arredo urbano composti da panchine e pannelli espositivi – completa l’offerta turistica del waterfront genovese.

Galata Open Air Museum.
Tra sons et lumières ed effetti pirotecnici l’emozionante danza volante di un “angelo” trasforma il Nazario Sauro in uno strumento di pace.

29 maggio 2010 – L’apertura al pubblico
Il più grande sommergibile italiano visitabile in acqua apre le porte al pubblico per un’immersione coinvolgente e interattiva. Il visitatore può così vivere una nuova esperienza edutainment legata al tema della storia della navigazione e della cultura, proposta in maniera unica, coinvolgente e focalizzata sull’emozione di imparare divertendosi. Un pre-show multimediale e interattivo dentro al Museo, prima di entrare nel sommergibile, permette di comprendere la dura vita dei marinai a bordo, di simulare navigazione a fondo mare ed in superficie e di percepire l’emozione che si proverà entrando dentro al Nazario Sauro