Genova – I cassonetti per la raccolta differenziata non sono accessibili ai disabili. A denunciarlo il consigliere regionale del Partito Democratico Sergio “Pippo” Rossetti che ha risposto alle rassicurazioni espresse in consiglio regionale ad una sua interrogazione.
“I fatti smentiscono Regione, Comune e Amiu – spiega Rossetti – i cassonetti per la raccolta differenziata nella Media Valbisagno non sono accessibili a disabili motori e non vedenti. Mancano scritte in braille, indicatori tattili e spazio adeguato per chi si sposta in carrozzina”
“Nonostante le rassicurazioni di Toti, che in consiglio regionale in risposta a una mia interrogazione ha affermato che Amiu aveva lavorato bene e aveva osservato le leggi e le regole, nell’installazione dei cassonetti per la raccolta differenziata nella Media Valbisagno, i fatti ancora una volta lo smentiscono. Dopo un sopralluogo con la consigliera del Municipio Claudia Benassi, membro Unione ciechi e ipovedenti, e il referente genovese dell’associazione nazionale Spazio solidale Nicola Fonsa, abbiamo avuto l’ulteriore conferma che disabili motori e ipovedenti sono impossibilitati a utilizzare i cassonetti. Chi è su una sedia a rotelle – prosegue Rossetti – non riesce ad aprire i cassonetti nè a mettere dentro i sacchetti dei rifiuti. In alcune situazioni gli scivoli dei marciapiedi non coincidono con i cassonetti per raggiungerli e si corrono gravissimi pericoli per il traffico. I cassonetti sono fra l’altro privi di scritte in braille o indicatori tattili, rendendo impossibile a ciechi e ipovedenti di trovare il bottone per aprirli”, racconta i fatti il consigliere regionale del Partito Democratico Pippo Rossetti.
“Serve al più presto un intervento – sollecita Rossetti – perché è inutile affermare che i cassonetti sono a norma. La realtà è un’altra e se sei una persona con disabilità la spazzatura sei costretto a tenerla in casa fino a quando qualcuno non la butta per te. Amiu e Comune hanno dimostrato l’incapacità di dare un servizio accessibile a tutti i cittadini”.
“A questo punto mi domando: quanto sono costati questi cassonetti? Saranno modificati per diventare accessibili e a quali costi aggiuntivi? Serve rispetto per le persone con disabilità e garanzia di accessibilità non come concessione, ma come principio generale dei servizi pubblici e come riconoscimento di un diritto. Contestualmente alla consigliera del Municipio della Media Valbisagno Claudia Benassi, chiederemo di ascoltare nelle rispettive commissioni il Comune e Amiu perché ci dicano come pensano di risolvere il problema”, conclude Rossetti.