Genova – La Corte dei Conti ha ammesso il ricorso presentato da Genova Inclusiva per chiedere che venga fatta luce sui ritardi per la “presa in carico” delle Asl della Liguria dei bambini con disabilità che potrebbero ottenere significativi miglioramenti con le terapie corrette. A comunicarlo i soggetti che hanno presentato il ricorso sulla pagina Facebook “Genova Inclusiva” e che da tempo chiedono alla Regione Liguria di intervenire al più presto per consentire a circa 1200 famiglie in attesa di non dover scegliere tra mangiare e vestirsi e le cure mediche pagate di tasca propria in attesa che le Asl autorizzino la presa in carico.
“In Italia – spiegano i ricorrenti – è garantito per legge l’accesso entro i 18 mesi dalla redazione del Piano terapeutico a bambini che non hanno più di 4 anni ma in Liguria, si aspettano fino a tre anni e mezzo per le terapie e i bambini vengono presi in carico quando ormai hanno sette, otto anni”.
Questo comporta una perdita di tempo gravissima per i piccoli con disabilità che, se curati con le terapie corrette e sin dalla primissima età, hanno margini di miglioramento enormi e questo può significare la differenza tra una vita di emarginazione e “a carico” della collettività oppure l’indipendenza e la capacità di lavorare e integrarsi nella Società.
Per assicurare ai bambini disabili queste “cure” i genitori della Liguria sono spesso costretti a ricorrere al Privato, spendendo cifre enormi per magri bilanci di famiglie non particolarmente agiate. Talvolta – e sulla pagina Facebook di Genova Inclusiva ci sono ampie testimonianze, scelgono letteralmente di non mangiare e di non acquistare vestiti pur di offrire ai loro bambini delle possibilità.
“Ricevere stamane l’ammissibilità del ricorso e l’istruttoria del procedimento mi emoziona e mi dà speranza – dichiara Marco Macrì, vigile del fuoco e portavoce di un gruppo di genitori con bambini disabili – Auspico una sentenza della corte dei conti favorevole a 2000 famiglie. L’istruttoria dovrebbe chiudersi ad ottobre speriamo che i livelli essenziali di assistenza tornino ad essere erogati in tempo adeguati non riducendo le famiglie a dover scegliere se mangiare o curare il proprio figlio “.
La notizia del ricorso accolto dalla Corte dei Conti ha suscitato diverse reazioni politiche.
Gianni Pastorino, consigliere regionale del gruppo Linea Condivisa commenta favorevolente la notizia.
“Apprendo con piacere – spiega Pastorino – che è stato ammesso, da parte della Corte dei Conti, il ricorso presentato da Genova Inclusiva, per quanto riguarda la mancata presa in carico di centinaia di bambini e bambine disabili da parte del Servizio Sanitario Regionale”. Naturalmente non è mia intenzione, come Consigliere regionale, effettuare valutazioni giuridiche su quanto deciso dalla Corte dei Conti. Altrettanto, con rispetto attenderemo, la valutazione che verrà fatta dalla Magistratura contabile”.
Secondo Pastorino “rimane un fatto ineludibile, che quanto denunciato da molti mesi, da associazioni che si occupano di disabilità e da forze politiche di opposizione regionale come Linea Condivisa, è stato bene rappresentato dall’esposto presentato dal signor Marco Macrì, uno degli artefici delle lotte delle famiglie dei bambini e bambine disabili in attesa di cure convenzionate. Penso che l’accoglimento del ricorso da parte della Corte dei Conti sia un fatto importante che evidenzia come purtroppo, nella nostra regione, ci sia stata una pesante disattenzione nei confronti di persone affette da disabilità, che hanno visto in alcuni casi triplicare i tempi di attesa per la presa in carico dal Sistema Sanitario Regionale. Ora attenderemo con pazienza la decisione della Corte dei Conti”.
Il gruppo di Cambiamo in Regione Liguria, che sostiene il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti commenta invece con durezza le parole di Pastorino.
“Quando si usano i bambini e le disabilità per fare campagna elettorale significa che la politica ha proprio toccato il fondo – scrive il gruppo in una nota Stampa – Tanto più se lo si fa, come nel caso del consigliere Gianni Pastorino, speculando sul fatto che la Corte dei Conti ha ammesso la presentazione del ricorso di una famiglia sulla presa in carico di ragazzi disabili da parte del sistema sanitario regionale. La magistratura contabile non ha ritenuto inaccettabile il ricorso, ma non si è espressa nel merito.
Meschino il fatto che il consigliere Pastorino lasci sottintendere una pronuncia che non esiste per accusare la Regione di “pesante disattenzione” nei confronti di queste famiglie e di questi ragazzi.
I dati dicono l’esatto contrario. Regione Liguria ha abbattuto le liste di attesa stanziando ben 2 milioni alla fine del 2021 e altri 1,7 milioni a inizio 2022 per gli enti gestori delle strutture private convenzionate che effettuano le attività ambulatoriali e di riabilitazione dei minori con disabilità.
Ovviamente, si può e si deve sempre migliorare e si avrà cura di farlo, ma di fronte a un impegno innegabile della Regione, crediamo che la speculazione di Pastorino non meriti altro che un sentimento di vergogna”: