Genova – La trasmissione Rai Chi l’ha visto? tornerà a seguire il caso della scomparsa di Gaia Randazzo, la ragazza di 20 anni scomparsa, nella notte tra il 10 e l’11 novembre scorsi, dal traghetto La Superba della compagnia GNV. Gli inviati della trasmissione che si occupa della scomparsa delle persone tornerà a Genova, dove il traghetto è partito e dove Gaia Randazzo si è imbarcata con il fratello Matteo di 15 anni e a Palermo dove la nave è arrivata il giorno successivo ma senza più alcuna notizia della giovane.
La speranza dei genitori è che testimoni presenti quella notte sulla nave possano fornire elementi utili alle indagini visto che non accettano che si parli di suicidio quale spiegazione per la scomparsa di Gaia.
La pista resta quella più accreditata ma un camionista imbarcato sulla nave quella notte ha raccontato alla trasmissione Chi l’ha visto di essersi dovuto barricare nella cabina durante il viaggio a causa della presenza, a suo dire, di molte persone ubriache e moleste sulla nave.
Persone che avrebbero anche creato problemi ai passeggeri e che forse potrebbero aver un ruolo nella misteriosa scomparsa di Gaia Randazzo che viaggiava in una sala della nave, in compagnia del fratello minore e non in una cabina.
I familiari della ragazza torneranno in trasmissione per cercare la verità su quanto avvenuto sulla Superba e per respingere quella che considerano una pista completamente fuori strada: quella che vede Gaia gettarsi dal traghetto per una delusione amorosa.
Una pista seguita sin dalle prime ore per via di un messaggio trovato sul cellulare di Gaia Randazzo e nel quale sembra dire addio all’ex fidanzato.
Gaia scrive infatti le parole “Ti amo, addio” ma non riesce ad inviarle perché la nave naviga al largo e il segnale della telefonia mobile è assente.
Secondo i genitori, e con la conferma dell’ex fidanzato, la giovane non stava attraversando un periodo di depressione a causa del fallimento del rapporto ed aveva invece lasciato lei il fidanzato dopo appena qualche mese di frequentazione “altalenante”.
Nulla, sempre secondo i familiari, sembra confermare l’ipotesi di un dolore troppo forte o una delusione o uno stato di depressione.
Gaia Randazzo voleva prendere la patente di guida, cercava attivamente un lavoro e aveva pianificato con il fratello 15enne che viaggiava con lei di portare regali e sorprese ai familiari che abitano in Sicilia e che stava andando a trovare.
Le indagini accerteranno le comunicazioni effettuate da Gaia Randazzo negli ultimi tempi per verificare se altri elementi potrebbero supportare l’ipotesi del suicidio.
Indagini anche sulle telecamere di bordo del traghetto La Superba di GNV che potrebbero aver ripreso Gaia Randazzo mentre si spostava a bordo della nave, prima in compagnia del fratello Matteo e poi da sola, quando ha iniziato a soffrire il mal di mare e il fratello dormiva su una delle due poltrone prenotate per il viaggio.
Le riprese potrebbero mostrare se Gaia ha incontrato qualcuno uscendo sul ponte aperto dove è stata trovata la sua felpa o, addirittura, se la ragazza si è arrampicata sulla ringhiera che protegge dalle cadute accidentali e si è lasciata cadere in mare.
Accertamenti anche sulle modalità delle ricerche su auto, camion e furgoni all’arrivo a Palermo dove, anche secondo video pubblicati su Tik Tok, i veicoli sono stati controllati dalle forze dell’ordine che, all’epoca, temevano un rapimento.
I genitori di Gaia Randazzo torneranno a lanciare un appello alle persone 300 persone che si trovavano sulla nave nella notte tra il 10 e l’11 novembre e nel viaggio tra Genova e Palermo.
Chiederanno ancora di mettersi in contatto con la trasmissione Chi l’ha visto per segnalare qualunque cosa possa aver attirato la loro attenzione e che potrebbe essere utile a capire cosa sia realmente successo sulla nave.