Genova – Ventiquattro ispettori del Lavoro per “sorvegliare” oltre 70mila aziende. Sono i dati preoccupanti che mostrano quanto sia flebile la lotta agli abusi e per la tutela della sicurezza dei Lavoratori in provincia di Genova.
Per questo motivo, domani, lunedì 12 dicembre, i lavoratori Inail protesteranno con uno sciopero di 24 ore e con un presidio in città e a Roma, dove si può decidere un cambiamento che è atteso da anni.
Gli ispettori del lavoro sono da sempre impegnati in prima linea nel contrastare precariato e sfruttamento, ma sono tra gli ultimi per quanto riguarda gli stipendi e le dotazioni strumentali a loro disposizione.
Nel 2021 è stata attribuita all’Ispettorato del Lavoro la competenza generale in materia di salute e sicurezza, cioè nel prevenire le morti bianche.
Fanno inoltre capo all’Ispettorato Nazionale del lavoro molteplici altre funzioni istituzionali di grande rilevanza sociale (conciliazioni, provvedimenti amministrativi, ufficio legale, etc.) ed anche in questi settori si registrano carenze di risorse e mezzi. Questa è la situazione, aggravata negli ultimi mesi dal mancato riconoscimento dell’indennità di perequazione.
Tale indennità ha permesso un adeguamento retributivo per il personale di tutti i Ministeri, ma l’INL, che è un ente del Ministero del Lavoro, ne è rimasto escluso.
L’ennesima ingiustizia, a fronte di un contesto lavorativo molto difficile: nella provincia di Genova sono attive circa 70 mila imprese (dati Camera di Commercio di Genova) e ci sono solo circa 24 ispettori del lavoro operativi, di cui solo 1 ispettore tecnico (che è competente ad effettuare i controlli in materia di salute e sicurezza).
Molti vincitori dei recenti concorsi hanno rinunciato a prendere servizio, preferendo posti di lavoro più valorizzati anche economicamente, con il risultato che gli uffici restano vuoti.
“E’ ora che il Governo capisca – spiegano gli organizzatori della protesta – che la lotta al lavoro nero, precario e sfruttato, il contrasto agli incidenti mortali si può realizzare solo attraverso l’attribuzione di giuste risorse, ad iniziare dall’adeguamento del trattamento dei lavoratori dell’Inl con quello dei lavoratori dello stesso comparto.