Vespa orientalis nido casa Cornigliano GenovaGenova – Hanno sentito dei rumori provenienti dal cassetto della tapparella ed hanno scoperto di avere un intero nido di vespa orientalis, il pericoloso insetto “alieno”, in casa.
Brutta sorpresa per una famiglia che vive a Cornigliano e che, nei giorni scorsi, ha fatto una spiacevole scoperta, realizzando di aver rischiato grosso per tutta l’estate.
Fortunatamente un “sospetto” sulla possibile infestazione del vano dove si avvolgono le tapparelle, ha permesso di evitare una ben più sgradita sorpresa e l’apertura notturna e con estrema circospezione del cassettone, ha permesso di capire l’origine dei rumori.
Una ditta specializzata ha poi eliminato la colonia di vespa orientalis che aveva nidificato nell’angusto spazio dell’intercapedine tra il muro esterno e quello interno e lo stupore è stato ancora più grande quando, ad una verifica più attenta, si è scoperto che quello che sembrava un nido di calabroni era in realtà una colonia di vespa orientalis, un insetto killer di api e che è pericoloso anche per le persone.
La puntura di una sola vespa può mandare in choc anafilattico un soggetto allergico ma più punture possono tranquillamente mandare in ospedale anche una persona sanissima e di corporatura robusta.
Vespa orientalis
La scoperta di un nido di vespa orientalis nel pieno della città, seppure in zona collinare, dovrebbe far scattare un ulteriore livello di allerta da parte di chi dovrebbe mantenere sotto controllo le infestazioni di insetti “alieni” al nostro ambiente naturale e provenienti da altri Paesi.
Il ritrovamento del nido di vespa orientalis, infatti, non è isolato. Poco lontano, a Sampierdarena, un altro nido era stato trovato, tempo fa, e sempre in area urbana.
Questo tipo di insetto è originario del Medio Oriente e dell’Africa ma già da anni era segnalato anche nel meridione d’Italia. Segnalato in diverse città portuali, si suppone arrivi in Italia a bordo delle navi che, contrariamente a quanto ci si aspetterebbe, non vengono ispezionate una ad una e disinfestate così come non esiste uno specifico servizio di sorveglianza attiva per questo tipo di “migranti”.
La pericolosità di questa invasione, al di là della pericolosità o meno per l’uomo, è soprattutto per l’ambiente e per gli insetti locali.
La vespa orientalis, come tutte le vespe, è un predatore e divora api e altri impollinatori. Non avendo predatori o insetti antagonisti, la vespa prospera in un ambiente non suo e mette a rischio il delicato ecosistema e la biodiversità.
La Vespa orientalis si riconosce per una vistosa banda giallo-chiaro sull’addome e dal colore marroncino. Da non confondere con la terribile vespa mandarina che, in Italia, non è mai stata avvistata.
La orientalis si differenzia anche dalla vespa velutina, altro predatore alieno ma sempre più diffuso in Italia, e dal nostro comune calabrone (Vespa Crabro).
Se le api e gli insetti bottinatori italiani hanno già sviluppato tecniche di difesa dai predatori locali, altrettanto non si può dire per gli insetti non originari delle nostre latitudini e gli effetti possono essere devastanti.
Ancora una volta, come per la vespa velutina, si raccomanda di segnalare immediatamente nidi sospetti o eventuali catture accidentali.
Se si vuole partecipare più concretamente alla lotta all’invasione, ci si può armare con bottiglie trappola da sistemare su terrazzi, nei giardini, anche in zona di città.
Il periodo più adatto è quello di febbraio/marzo, quando le femmine (regine) riproduttrici si risvegliano dal letargo invernale e vanno in cerca di zuccheri per iniziare a fondare una nuova colonia.
In questa fase, se la bottiglia trappola è caricata con una lattina di birra (gradazione minima 4,7) e un cucchiaio di zucchero – senza andare oltre altrimenti si catturano le api – si possono attirare e catturare le regine, evitando che vadano a fondare altri nidi che poi daranno vita a decine di altre regine in un ciclo di crescita esponenziale.
Chi avesse dubbio o avesse informazioni su ritrovamenti o catture può contattare la Redazione di LiguriaOggi.it (redazione@liguriaoggi.it / whatsapp 351 5030495)
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Nella foto, da sinistra, il comune calabrone, la vespa velutina e la vespa orientalis
Vespa Velutina vespa orientalis, Genova, Sestri Ponente

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