Con una media di 27 giorni, la Liguria è ottava tra le regioni più tempestive nei pagamenti delle fatture, al di sotto della media italiana (32 giorni). Grasso (Confartigianato): «Numeri positivi per le nostre imprese, già esposte finanziariamente su altri fronti. Ma la strada maestra potrebbe essere la compensazione tra debiti e crediti».
È di 27 giorni il tempo medio impiegato in Liguria dalla Pubblica amministrazione per saldare i propri debiti commerciali nei confronti delle imprese. Secondo gli ultimi dati della MEF-Ragioneria Generale dello Stato (I semestre 2022), elaborati dall’Ufficio studi di Confartigianato, la Regione si colloca all’ottavo posto in classifica, a fronte di una media nazionale di 32 giorni. Dati incoraggianti nel Nord Ovest e nel Nord Est dove i tempi si attestano rispettivamente sui 25 e 26 giorni, mentre nel Sud i valori risultano sopra la media (42 giorni).
Nel dettaglio regionale, la tempistica di pagamento si allunga in Calabria, con 54 giorni medi, Campania (48 giorni) e Sicilia (46 giorni). Mentre tempi più contenuti e in linea con le disposizioni europee si registrano per i Comuni in Lombardia, Valle d’Aosta e Trentino-Alto Adige (24 giorni), Friuli-Venezia Giulia (22 giorni) e Veneto (21 giorni).
La migliore performance regionale è realizzata dai comuni della provincia di Genova con 24 giorni, seguono i comuni di Savona con 26 giorni, quelli di Imperia con 32 giorni e chiudono la classifica i comuni della Spezia con 40 giorni.
Nonostante si attesti un netto miglioramento rispetto alla tempistica nazionale dell’ultimo quinquennio, sul versante esterno l’Italia è prima per incidenza di debiti commerciali sul PIL (2,9%). Si tratta del valore più alto in Ue davanti alla Romania (2,3%) e alla Bulgaria (2,0%), superando del 70% la media europea (1,7%). Le più recenti evidenze sui tempi di pagamento delle Pubbliche Amministrazioni mostrano in particolare che i Comuni pagano in 36 giorni, poco al di sopra del limite di legge (30 giorni). Una performance che peggiora nel Mezzogiorno dove il numero di giorni sale a 52 ed il 65,1% dei Comuni onora i propri debiti in oltre 60 giorni, limite concesso solo agli enti sanitari.
«Abbiamo nel corso degli anni monitorato e stimolato la pubblica amministrazione a ridurre i tempi di pagamento – commenta Giancarlo Grasso, presidente di Confartigianato Liguria – e gli ultimi dati vedono la Liguria ad essere sostanzialmente in regola con la direttiva comunitaria: un segnale positivo per le nostre imprese, già esposte finanziariamente su altri fronti. Riteniamo però che la compensazione tra debiti e crediti sarebbe il percorso più semplice per restituire risorse e certezze agli imprenditori».