Genova che osa lo definisce “proibizionismo” e ne capoluogo ligure l’ordinanza del sindaco Bucci contro il consumo di alcol per strada, dalle 16 divide e fa discutere.
Genova che osa ha annunciato di aver raccolto 6000 firme in poco più di 24 ore, per dire no all’ordinanza del Sindaco e chiede che la città abbia spazi gratuiti e fruibili da tutte e tutti
Più di 6mila persone hanno già firmato la petizione che chiede a Bucci di ritirare l’ordinanza che vieta il consumo di alcolici in tutta la città dopo le 16, rendendo illegale anche bersi una birra in spiaggia al tramonto.

“La vera questione non è il consumo di alcolici ma l’uso degli spazi della città. La visione di Bucci è chiara, la fruizione dello spazio pubblico è determinata da un solo fattore: il denaro. – spiega Maia Burdese – Chi può permettersi di pagare infatti potrà bere come e quanto vuole nei dehors della città, tutti gli altri dovranno starsene a casa.”

Genova che osa da mesi è impegnata a condurre una campagna sul tema degli spazi, chiedendo che siano gratuiti e a disposizione di chiunque voglia organizzare iniziative ed eventi e favorire le relazioni sociali.

La raccolta firme è disponibile qui: https://actionnetwork.org/forms/firma-per-chiedere-che-sia-ritirata-lordinanza-di-bucci-che-impedisce-anche-di-bersi-una-birra-in-spiaggia-il-proibizionismo-non-serve-a-nulla