Milano – Fine pena mai. Dovrà scontare l’ergastolo Alessia Pifferi condannata al massimo della pena per aver lasciato morire di stenti la figlia Diana di appena 18 mesi, abbandonandola nella sua culla per 6 giorni con un paio di biberon appena, nel luglio del 2022. Un infanticidio che ha suscitato orrore nell’opinione pubblica che ora plaude alla decisione dei giudici della Corte di Assise di Milano di respingere ogni attenuante.
I giudici hanno anche escluso l’aggravante della premeditazione.
Secondo le ricostruzioni fatte in aula la donna avrebbe deliberatamente abbandonato la piccola nel suo lettino per trascorrere alcuni giorni con il nuovo compagno e dimenticandosi apparentemente della piccola che moriva lentamente e tra sofferenze indicibili nella sua culla.
La Corte d’Assise di Milano ha condannato Pifferi anche al versamento di provvisionali di 20mila euro per la sorella Viviana e di 50mila euro per la madre Maria, entrambe costituite parti civili nel processo.
Al termine dell’udienza anche la madre di Alessia Pifferi non ha saputo trovare una giustificazione per quanto accaduto ed ha dichiarato che la figlia: “deve pagare per quello che ha fatto. È un dolore atroce, si è dimenticata di essere una mamma. Deve pagare per quello che ha fatto. Se si fosse pentita e mi avesse chiesto scusa…ma non l’ha fatto”.