Genova – E’ atteso per oggi l’interrogatorio del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti agli arresti domiciliari dal 7 maggio scorso perché indagato nell’ambito della maxi inchiesta su un presunto giro di mazzette e favori in cui sono indagati anche il suo capo di Gabinetto Matteo Cozzani, l’ex presidente dell’autorità portuale di Genova e Savona, Paolo Emilio Signorini e l’imprenditore della logistica portuale Aldo Spinelli.
Il presidente Toti ha chiesto di essere ascoltato dopo il silenzio opposto durante l’interrogatorio di garanzia quando decise di non rispondere alle domande dei magistrati – possibilità prevista nel nostro ordinamento – motivando la sua scelta con la necessità di studiare prima le carte.
Oggi invece è previsto che Toti dia la sua “lettura” degli episodi contestati, dei passaggi di denaro tra gli imprenditori e il suo comitato elettorale e in particolare sui passaggi di circa 55mila euro di fondi, dai conti della sua fondazione a quelli personali.
L’avvocato difensore – l’unico a parlare ai Giornalisti – ha sempre dichiarato che il presidente Toti potrà chiarire ogni elemento di accusa e c’è quindi grande curiosità ed attesa per quanto potrà dichiarare.
Previsto un interrogatorio fiume ma Toti potrebbe decidere anche di presentare una memoria difensiva, uno scritto che risponde ad ogni contestazione, punto per punto e con le informazioni necessarie.
Probabilmente Toti presenterà subito dopo l’interrogatorio anche una richiesta per poter lasciare gli arresti domiciliari per poter finalmente incontrare esponenti politici nazionali e locali per decidere i prossimi passi sul piano politico ed in particolare se dimettersi, facendo in modo che la Liguria torni al voto, o se, invece, si possa pensare di andare avanti con la Maggioranza che attualmente governa la Regione Liguria con il suo vice, Alessandro Piana (Lega) come presidente ad interim