Genova – C’è un nuovo filone di indagine sui presunti episodi di corruzione legati all’inchiesta su un giro di mazzette e favori che ha scatenato un terremoto politico (e non solo) in Liguria. L’ex presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, sarebbe indagato per una presunta tangente pagata dall’imprenditore portuale Aldo Spinelli con la partecipazione di una decina di persone fidate ad una delle cene elettorali organizzate dal comitato elettorale di Toti a Villa Lo Zerbino.
A rivelarlo il quotidiano genovese Il Secolo XIX in un articolo nel quale ricostruisce nei dettagli la presunta vicenda.
L’accordo sarebbe maturato tra Toti e Spinelli nel corso di un viaggio che sia l’imprenditore portuale che l’ex presidente della Regione avrebbero fatto a Montecarlo, ospiti dello stesso hotel di lusso.
Nel corso di una conversazione emersa da una chat su whatsapp con una collaboratrice fidatissima, Toti avrebbe comunicato la decisione di Spinelli di inviare una decina di persone alla cena elettorale che aveva un prezzo di partecipazione di 450 euro a partecipante.
Nella conversazione si farebbe riferimento anche ad un ulteriore versamento che potrebbe non rientrare nei finanziamenti leciti – per quanto discutibili – a norma di legge.
I magistrati che seguono il nuovo filone, i pubblici ministeri Federico Manotti e Luca Monteverde, sospettano che in realtà si tratti di un pagamento sospetto che potrebbe nascondere una tangente a seguito di corruzione.