Liguria – Il decreto che dispone obblighi e prescrizioni per gli affitti brevi è in vigore dal 1 gennaio 2025 ma, nella nostra regione, non sono poche le strutture e i proprietari di immobili che operano nel settore che ancora non sono “in regola”.
Lo segnala Fiaip Liguria, la filiale ligure della Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali che conta tra i suoi associati la maggior parte degli operatori del settore immobiliare.
L’obbligo del possesso di un codice univoco CIN con cui identificare le strutture, ad esempio, non è ancora stato ottenuto da una struttura su 4 tra quelle registrate in Liguria.
“I dati del ministero del Turismo – spiega Antonio Piccioli, Presidente Fiaip Liguria – dicono che a Genova e provincia, dove sono presenti 11.600 strutture registrate, sono stati rilasciati 9.382 CIN (80,88%) e questo significa che il 20% circa delle strutture è ancora irregolare”.
Ma la situazione più allarmante si registra, sempre secondo i dati del Ministero del Turismo – a Savona e provincia dove i CIN registrati sono 8.939 ma le strutture che risultano dalle documentazioni sono 12.312 e quindi si registra ancora il 27,4% di irregolarità, il dato peggiore di tutta la Regione Liguria.
Segue la zona di Imperia e provincia dove le strutture regolarizzate sono 6.357 (76,24%) su un totale di 98.338 strutture registrate.
A La Spezia va un po’ meglio con 6.758 strutture in regola (77%) su 8.777 registrate e con un 23% di strutture non in regola.
Naturalmente i dati vengono calcolati prendendo in considerazione le strutture già censite e registrate negli archivi del ministero del Turismo che non tengono conto, evidentemente, del “sommerso” ovvedi di quelle strutture che ancora sfuggono ad ogni controllo.
“Lo scorso 1 gennaio 2025 – spiegano alla Fiaip Liguria – scadeva il termine per “mettersi in regola” ma abbiamo raccolto le segnalazioni di molti operatori e di famiglie che intendono mettere “a reddito” i loro immobili e che raccontano di difficoltà e criticità per mettersi in regola e quindi vogliamo farci portatori di una richiesta di attenzione al problema. Nessuno desidera il caos o, peggio, l’abusivismo e l’assenza delle regole ma se i numeri sono superiori al “fisiologico” bisognerebbe fermarsi e ascoltare per capire cosa può essere migliorato, nell’interesse di tutti”.
Il decreto entrato in vigore con il 2025 dispone che tutte le unità immobiliari destinata agli affitti brevi o alla locazione turistica debbano munirsi del CIN, ovvero il Codice Identificativo Nazionale, debbano dotarsi di dispositivi di sicurezza come gli estintori e rilevatori di fumo e la comunicazione al proprio comune di appartenenza della cosiddetta SCIA ovvero del Certificato di inizio attività.
“I dati ci dicono, però – spiegano alla Fiaip – che, a oltre 10 giorni dalla scadenza, in Liguria si registra ancora almeno 1 struttura su 4 in condizioni non regolari, con una percentuale superiore alla media nazionale che è di uno su 5.
In Liguria infatti, secondo i dati del Ministero del Turismo aggiornati ad oggi, delle 41.027 strutture registrate, 31.436 strutture (76,62%) sono regolari mentre il 23,4% non ha ancora richiesto il codice identificativo.
“Come Fiaip – prosegue Antonio Piccioli – ci siamo “mossi per tempo” e abbiamo già incontrato l’assessore regionale al Turismo Luca Lombardi che si è dimostrato molto attento alla problematica e a risolvere le criticità che sino ad oggi hanno rallentato l’adeguamento di alcune strutture alle norme nazionali. Abbiamo avviato un confronto che certamente porterà risultati interessanti per tutti. Siamo in prima linea da sempre contro ogni tipo di abusivismo ma quello turistico è un mercato troppo importante per la Liguria per poter essere gestito solo con controlli a tappeto e sanzioni da migliaia di euro”
Nell’incontro in Regione Liguria Fiaip ha sottolineato l’importanza di creare un fronte comune, partendo da un tavolo di lavoro condiviso, per portare maggior chiarezza e legalità sul territorio della Liguria
Verifiche e controlli sono già iniziati e chi viene trovato non in regola rischia multe da 500 a 8.000 euro.
Scende ad un massimo di 5mila euro la multa per chi non espone il CIN mentre chi non ha installato estintori e rilevatori di fumo possono arrivare a 6.000 euro
Fiaip Liguria comunque plaude alla lotta alle strutture abusive ed è nel contempo lieta di registrare un notevole incremento, tra novembre ed oggi dei “ravvedimenti” che hanno fatto scendere la percentuale di strutture irregolari al di sotto del 30% ( si era ben oltre il 40%).
“È evidente – spiegano alla filiale ligure della Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali – come nelle grandi città ci sia possibilità di controlli più efficaci e su questo, così come in molti altri aspetti collegati, le amministrazioni locali dovranno fare quadrato e organizzarsi in maniera strutturale, soprattutto nelle località più piccole dove anche la carenza di personale a disposizione dei Sindaci si fa sentire anche per questo tipo di controlli.
——————————————————————————————————
Resta aggiornato con le Notizie della Liguria!
Iscriviti al canale Telegram di LiguriaOggi.it – https://t.me/liguriaoggi
Iscriviti alla pagina Facebook – https://www.facebook.com/liguriaoggi
Iscriviti al canale whatsapp – https://whatsapp.com/channel/0029VaDKB3b4dTnRSuqpyH2f
Le notizie di LiguriaOggi.it viaggiano anche su Threads iscrivendosi gratuitamente qui: https://www.threads.net/@liguriaoggi.it?invite=0