Genova – Un conto da pagare che arriva sino a 11mila euro a famiglia. E’ la sorpresa arrivata con una lettera alle famiglie sfollate per l’incendio al tetto del condominio di via Piacenza a San Gottardo, divampato proprio a San Valentino del 2023. A due anni di distanza molte della 80 famiglie che hanno perso un tetto sulla testa si ritrovano ancora fuori casa, in sistemazioni più o meno stabili ma sempre con la speranza di poter tornare nelle loro abitazioni.
Mentre si chiude l’indagine sul rogo che ha distrutto la copertura in legno del tetto, le famiglie hanno ricevuto dal Comune di Genova una lettera nella quale, in sostanza, si chiede la restituzione delle somme impiegate per la sistemazione urgente di chi non ha potuto rientrare a casa.
Il Comune si farà carico delle spese delle prime tre notti ma poi chi ha usufruito di alberghi e sistemazioni di emergenza dovrà pagarle.
Circostanze che, secondo le famiglie, emergono solo ora e che non sarebbero mai state ufficializzate. La media delle famiglie dovrebbe pagare – se non interverrà l’assicurazione del Condominio, somme che vanno dai 600 ai mille euro ma ci sono alcuni nuclei familiari che sono rimasti in sistemazioni di emergenza pagate dal Comune che ora potrebbero dover risarcire cifre sino a 11mila euro.
Somme che non hanno considerando che oltre a doversi ricomprare tutto, dai mobili al vestiario, agli elettrodomestici andati in fumo, hanno spesso pagato i lavori, gli avvocati e persino i mutuo di casa perché le banche, dopo una iniziale sospensione, hanno iniziato a battere cassa.
Difficile dunque pagare tutto magari con un solo stipendio in casa e comunque senza che nessuno abbia sottolineato che gli aiuti offerti sarebbero stati da restituire.
Al momento si parla solo di “comunicazioni” e non ci sono procedure di recupero.
Il Comune ha scritto al Condominio per avvisare che, laddove intervenissero accordi economici tra chi ha causato l’incendio e i Condomini, o tra le assicurazioni e i Condomini, le somme dovranno essere pagate.
Dal Comune fanno notare che si tratta di normali procedure legali e che laddove vi sia un soggetto che “risarcisce” esiste anche il “danno” causato alla civica amministrazione per il denaro che ha anticipato per far fronte all’emergenza.
La precisazione del Comune di Genova
«A seguito dell’incendio in via Piacenza 17 del febbraio 2023, il Comune ha garantito una soluzione abitativa agli sfollati per periodi superiori ai tre giorni di emergenza.
Gli importi corrisposti per garantire vitto e alloggio alle famiglie costituiscono un danno subito dall’Ente che, con denaro pubblico, ha fatto fronte ad una situazione drammatica. Qualora venga accertata la responsabilità dell’impresa che stava eseguendo i lavori di ripristino del tetto ed intervenga l’assicurazione anche del condominio, è necessario che venga riconosciuta anche questa voce di danno al Comune, il quale deve essere parte alla transazione che può intervenire tra i danneggianti ed i danneggiati.
Pertanto, quanto comunicato attraverso la nostra Avvocatura non è una richiesta di risarcimento diretta alle famiglie danneggiate ma un atto dovuto per un’eventuale rivalsa una volta individuate le responsabilità».
Così l’assessore all’Avvocatura e Affari Legali Lorenza Rosso in merito alla situazione relativa alla riscossione crediti per le spese sostenute dal Comune di Genova in seguita all’emergenza abitativa dei condomini.
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