Battaglia di cifre, in consiglio regionale, sul “buco” della Sanità ligure. E’ scontro frontale tra il presidente della Regione Liguria, Marco Bucci, sostenuto dalla sua Giunta e dalla Maggioranza e le Opposizioni che, conti alla mano, accusano i vertici regionali di nascondere la verità visto che, secondo i loro calcoli, il buco arriverebbe alla cifra mostruosa di 62 milioni e la “prova provata” sarebbe sotto gli occhi di tutti i liguri che frequentano loro malgrado ospedali, ambulatori o che prenotano esami e visite scontrandosi con una situazione ormai “allo stremo”.
E battaglia di cifre in Consiglio regionale dove il presidente Bucci è stato chiamato a rispondere del presunto “buco” accumulato dalle Asl e che peserebbe come un macigno sui livelli di prestazioni erogate e qualità del servizio.
Secondo il presidente della Regione ci sarebbe un disavanzo da poco più di 19 milioni di euro e con tre Asl e due ospedali che avrebbero chiuso i bilancio sostanzialmente in pareggio (asl 2, 4 e 5 e Galliera ed Evangelico) risulterebbero “in rosso” la Asl 1 imperiese, con 2,5 milioni di buco, la Asl 3 Genovese con 4,7 milioni di euro, l’ospedale policlinico San Martino con un disavanzo preventivato di 5,2 milioni e il Gaslini che avrebbe un buco più ampio e quantificabile in 6,7 milioni di euro.
Il presidente Bucci ha anche accennato ad una richiesta del Mef che avrebbe chiesto a tutte le regioni un accantonamento di 50 milioni di euro sulla sanità del 2024 aggiungendo che tutte le Regioni lo hanno e comunque sarebbe coperto “dall’avanzo dell’anno scorso”.
Di tutt’altro avviso le Opposizioni che attaccano Bucci e Maggioranza sostenendo che, in realtà, il disavanzo sia calcolabile in oltre 62 milioni di euro.
Il capogruppo del Partito Democratico Armando Sanna arriva ad affermare che l’informativa del presidente Bucci è da considerare “nulla”.
Secondo Sanna e il PD, farebbe fede invece una delibera approvata dalla giunta regionale alcuni giorni fa e che parla chiaramente di un disavanzo di gestione di 62 milioni di euro e di un taglio di 35 milioni sui Livelli essenziali di assistenza (LEA) per coprirlo”.
A “provare” la difficile situazione – secondo le opposizioni – ci sarebbero le condizioni della Sanità della Liguria, con i Cittadini costretti ad attendere mesi per esami salvavita”.
Per le opposizioni “la sanità della Liguria è in ginocchio”.
Il personale sanitario lavora in condizioni disastrose con turni massacranti; i pazienti attendono visite in tempi infiniti e sono sempre più quelli che rinunciano a curarsi o vanno in altre regioni o non si curano, perché non possono. Le strutture sono al collasso, richiedono interventi urgenti e le Asl non possono realizzarli perché mancano le risorse. Di fronte a questo il centrodestra non ha sostenuto la nostra battaglia di portare il Fondo sanitario nazionale al 7.5 del Pil una Proposta di legge presentata dal PD a livello nazionale e regionale, ma la destra l’ha bocciata”.