Genova – Le risposte del Comune sull’avvio dei lavori al cantiere per il nuovo supermercato Esselunga a Sestri Ponente non convincono Confcommercio Genova che ha deciso di presentare una nuova istanza di accesso agli atti per chiarire l’esistenza dei permessi.
Non abbassano la guardia commercianti e titolari di negozi di Sestri Ponenete e tramite Confcommercio tornano sul sentiero di guerra contro il nuovo supermercato Esselunga che dovrebbe nascere a breve.
In particolare non convincono le argomentazioni presentate nel tempo e più recentemente anche al candidato Sindaco Pietro Piciocchi in un incontro presso Confcommercio e nono-stante le azioni legali intraprese, non sono pervenute risposte e i cartelli esposti dalla società indicherebbero un’autorizzazione dei lavori con modalità poco comprensibili.
Per questo motivo, Confcommercio Genova ha presentato un’istanza di accesso agli atti al Comune di Genova, rivolta a diverse direzioni e uffici (Urbanistica, Infra-strutture e Difesa del Suolo, SUAP, SUE, Sviluppo del Commercio).
L’istanza richiede la copia di tutti gli atti, titoli, accordi, documenti e provvedimenti autorizzativi relativi all’insediamento della nuova GSV Esselunga nell’area ex Co-gnetex di Sestri Ponente, inclusa la PEC del 12/3/2025 menzionata nei cartelli di cantiere.
Confcommercio motiva la richiesta con l’interesse giuridicamente rilevante degli operatori commerciali del centro storico di Sestri Ponente, che si troverebbero in stretta prossimità della nuova struttura e operano nel medesimo bacino di utenza. L’associazione ricorda di aver già impugnato al TAR Liguria la Delibera della Giunta Comunale n. 32/2023 e gli atti connessi relativi all’approvazione del PUO di Esse-lunga, nonché gli atti autorizzativi per la demolizione e la costruzione del muro d’argine.
L’istanza di accesso agli atti è presentata anche a fini difensivi, per tutelare i diritti degli istanti nelle sedi competenti, inclusa quella giurisdizionale, e per ottenere elementi imprescindibili per la tutela della loro sfera giuridica. Si richiede l’otteni-mento dei documenti con la massima urgenza.
“Sinceramente abbiamo sempre avuto molta difficoltà a comprendere il motivo di queste autorizzazioni di grandi strutture di vendita in una città dove la popolazione è drasticamente diminuita e dove c’è necessità di ben altri interventi di rigenerazio-ne urbana rispetto ai centri commerciali – dichiara Oscar Cattaneo, vice presidente vicario di Confcommercio Genova -. Abbiamo fatto tante proposte, secondo noi sensate, per dare il giusto valore ai piccoli negozi di vicinato e ai mercati rionali, abbiamo puntualmente segnalato attraverso i CIV le richieste di quello che davvero serve sul territorio”.
Prosegue Alessandro Cavo, presidente Confcommercio Genova: “Le intese e il piano commerciale che chiedevamo da otto anni ci auguriamo possano frenare questa tendenza e siamo anche speranzosi che l’impegno preso dal candidato Sin-daco Pietro Piciocchi, che nel corso dell’incontro del 14 aprile scorso ha addirittura firmato un documento ‘no nuova GDO’, benché non si tratti di un documento forma-le, ma comunque di un impegno preso davanti a quasi 100 dirigenti, sia mantenu-to”.