La Spezia – Un rapporto destinato a far discutere, anche per l’uso di termini come “genocidio”, quello che Amnesty International presenterà al Sunspace di via Sapri 68, lunedì 28 aprile 2025, alle ore 17,30. Una relazione puntuale e sostenuta e comprovata da documenti mai smentiti e accolti anche dalle organizzazioni mondiali che hanno emesso contro i capi di Governo di Israele un mandato di arresto internazionale per la violazione dei diritti dell’uomo e per crimini contro l’Umanità.
Amnesty International presenterà il rapporto sulle operazioni militari di Israele in corso da mesi nel territorio ntitolato: “Ti senti come se fossi un subumano”.
Dopo i saluti istituzionali di Valentina Bosello vice responsabile di Amnesty International Liguria, interverranno: Grazia Careccia, vicedirettrice per il Medio Oriente e l’Africa del Nord di Amnesty International; Tina Marinari, coordinatrice campagne di Amnesty International Italia; Stefania Novelli, presidente Arci La Spezia.
A precedere l’evento, dalle ore 17.00 si terrà un presidio in piazza Mentana, organizzato dalla Rete Pace e Disarmo Spezzina, in cui si parlerà della situazione nella striscia di Gaza.
Secondo Amnesty International le ricerche effettuate hanno rinvenuto sufficienti elementi per concludere che Israele ha commesso e sta continuando a commettere genocidio nei confronti della popolazione palestinese nella striscia di Gaza occupata.
L’organizzazione internazionale per i diritti umani ha lanciato un appello che si può firmare on line:
Nel testo dell’appello sono indicate le informazioni di seguito riportate.
“L’Italia sta attivamente fornendo a Israele aiuti militari avanzati e tecnologie che potrebbero costituire “complicità nel genocidio”, il che è proibito dalla Convenzione sul genocidio. In base alle statistiche del commercio estero del 2024 diffuse dall’Istat, nel primo semestre dell’anno l’Italia ha fornito a Israele 4.893.129 € di sostegno militare in armi e munizioni. (Fonte Altraeconomia, ottobre 2024).
Secondo Amnesty International il continuo sostegno acritico e le forniture militari dell’Italia a Israele proteggono quest’ultimo dall’assunzione delle responsabilità e da un efficace controllo internazionale in merito al trattamento della popolazione palestinese.
Il sostegno all’impunità consente le violazioni dei diritti umani e i crimini di guerra e alimenta ulteriormente il genocidio nella striscia di Gaza.
Dall’inizio di ottobre 2023 l’Italia ha fornito a Israele assistenza tecnica da remoto, ossia senza presenza di personale nel paese, riparazione di materiali e fornitura di pezzi di ricambio. È quanto ha fornito Leonardo a Israele dopo il 7 ottobre per la flotta di velivoli addestratori M-346 prodotti da Alenia Aermacchi– controllata dalla ex Finmeccanica – e consegnati in precedenza a Tel Aviv tra il 2014 e 2015. Fornire queste tecnologie e servizi consente a Israele di condurre operazioni militari e rischia di alimentare il genocidio in corso a Gaza. Secondo quanto dichiarato dall’azienda Leonardo, nel 2024 sono state previste attività di sostegno logistico per la flotta di velivoli da addestramento M 346 per un valore complessivo di circa sette milioni di euro (Fonte Altraeconomia, ottobre 2024)