La Spezia – Cresce la tensione per la manifestazione di sabato 27 settembre organizzata da diverse associazioni e movimenti per protestare contro SeaFuture, la mostra sugli armamenti e le aziende che li producono in tutto il mondo.
Un evento che non ha alcun intento violento ed è organizzato da movimenti che si rifanno al pacifismo e alla non violenza ma che potrebbero essere “infiltrati” da gruppi di facinorosi e di estremisti come già avvenuto in altre occasioni, come ad esempio a Milano, per la marcia per la Pace a Gaza.
Le forze dell’ordine garantiranno la sicurezza delle delegazioni, con presidi davanti agli alberghi mentre il mare verrà pattugliato dalle motovedette per evitare eventuali incursioni.
Resta il “dubbio” sulla partecipazione israeliana all’evento perché gli organizzatori smentiscono la presenza di una delegazione del paese al centro delle dure proteste contro i massacri di civili inermi ma – secondo chi protesta – nell’elenco degli espositori figurerebbero aziende collegate, se non direttamente a Israele, a sue partecipazioni in un settore, quello militare, degli armamenti e della sicurezza elettronica, che vede nel Paese medio-orientale un “punto di riferimento”.
E non è sfuggito alle associazioni che organizzano la protesta contro SeaFuture, la presenza di una rete di sorveglianza proprio contro i droni volanti di cui Israele fa largo uso anche recente, nella “sorveglianza” della Global Sumud Flotilla, attaccata in acque internazionali senza alcuna giustificazione nè legale nè tantomeno di sicurezza visto che si tratta di imbarcazioni disarmate condotte da Cittadini di Paesi liberi e con i quali Israele ha normali rapporti diplomatici, economici e di reciproco rispetto.
Ad alzare la tensione è anche la presenza, dal 29 settembre al 2 ottobre, di politici, espositori internazionali e “acquirenti”, anch’essi provenienti da ogni parte del mondo e quindi, molto probabilmente, anche da Israele.
Un SeaFuture “blindato” quindi, quello che è in arrivo a La Spezia e che porterà probabili disagi e limitazioni anche ai residenti e a chi lavora in città.
La speranza è ovviamente che tutto proceda per il meglio e senza incidenti ma le precauzioni che vengono predisposte lasciano supporre che non sia così scontato e cresce di pari passo la preoccupazione di residenti e commercianti che temono manifestazioni violente e che possano causare danni.