HomeGenovaCronacaNervi, no al supermercato Basko a Campostano, oltre 1600 firme

Nervi, no al supermercato Basko a Campostano, oltre 1600 firme

Nervi campostanoGenova – Prosegue la protesta dei residenti del quartiere di Nervi contro il progetto per la realizzazione del supermercato Basko e della cementificazione dell’area di Campostano. I comitati che chiedono il blocco del progetto, evidenziando che nell’area sono già presenti ben 8 supermercati, hanno consegnato la raccolta firme che è stata sottoscritta da ben 1.650 persone in un’area certamente non densamente popolata e che, quindi, rappresenta una buona fetta dei residenti.
“In data odierna – spiega Giovanna Pucci, portavoce dei comitati – il gruppo “Nervi basta degrado” e il “Circolo Nuova Ecologia Genova”, ha inviato all’assessore comunale Coppola, alla sindaca Salis e ai vertici del Municipio Levante i moduli sottoscritti dai cittadini in dissenso alla realizzazione di una struttura di vendita con annesse pertinenze, nell’ area verde di Nervi Campostano. Crediamo che il progetto CDS 5002/2025 denominato Polo Urbano San Siro sia contro l’interesse pubblico perché, in generale, continua la tendenza negativa del consumo di suolo”.
Per i comitati vi è un potente impatto paesaggistico ed evidenziano “che l’area interessata dal progetto è in violazione art 35 (strutture urbane qualificate ) del Piano territoriale di coordinamento paesistico (approvato con D.C.R. n. 6 del 26 febbraio 1990 e successive varianti)”.
Lo sarebbe poichè le strutture urbane qualificate sono assoggettate al regime normativo di mantenimento in quanto trattasi di ambiti urbani di ampie dimensioni che si distinguono dal contesto per caratteri di particolare pregio paesistico-ambientale, tali da identificarli come componenti significative della morfologia urbana.
Inoltre l’obiettivo della norma è quello di evitare che vadano perdute quelle testimonianze dell’assetto preesistente che hanno resistito a trasformazioni urbanistiche radicali e che contribuiscono a determinare la qualità ambientale della struttura urbana attuale.
Secondo i comitati “non sono pertanto consentiti interventi che compromettano l’identità e l’identificazione di tali testimonianze e la leggibilità dell’assetto territoriale preesistente a cui esse rinviano. Inoltre l’area in argomento ricade nel Sistema del Verde del Piano Territoriale di Coordinamento provinciale ed è interessata da tutela per Vincolo Paesaggistico come da plurima specifica normativa”.
Per tutti questi motivi – sempre secondo i Comitati dei Cittadini – la realizzazione del progetto comporterebbe grave pregiudizio ai valori paesaggistici del contesto storico nerviese, alterando in modo irreversibile la sua armonia ed il suo equilibrio, ed infine si rileva non esserci alcuna necessità di un ulteriore supermercato.
Esisterebbero poi delle criticità legate ai problemi di viabilità.
“La costruzione di una struttura di vendita con due piani di parcheggio – spiega ancora Giovanna Pucci – causerà un notevole incremento del flusso veicolare nella zona, già gravata da problemi di traffico e parcheggio, con conseguenti disagi per i residenti e gli utenti della strada. Le strade di accesso al quartiere e quelle interne alla zona interessata dal progetto, non sono adatte a sopportare un aumento del traffico di tale entità, c’è il concreto rischio di generare code, rallentamenti, incidenti, inoltre, potrebbero contrastare eventuali azioni di soccorso sanitario o di sicurezza”.
Secondo i Comitati, poi, l’incremento del traffico veicolare del quartiere avrà, inevitabilmente, effetti negativi sulla qualità della vita e sul valore economico della proprietà immobiliare.
Battaglieri e risoluti a dare battaglia contro il progett anche nelle aule giudiziarie, con sicuro slittamento dei tempi di realizzazione del progetto e rischio concreto di blocco definitivo, i Comitati hanno ricordato al Comune e al Municipio che “il Regolamento Europeo di “Ripristino della natura” : La legge approvata dall’UE nel 2024, oltre a specifiche opere su tutti gli ecosistemi dispone di conservare il verde e le coperture arboree esistenti in città per contrastare la vulnerabilità ai rischi climatici, ed impone agli Stati membri piani di ripristino, scopi e modalità di intervento”.
Secondo tutte queste ragioni, oltre 1600 residenti della zona condividono il principio di inedificabilità dell’area verde di Campostano.
“Osservando i nominativi – aggiunge Giovanna Pucci – non possiamo non notare che sono solo tre i consiglieri municipali e non troviamo fra essi persone con ruoli politici di rilievo tanto in comune qaunto nel municipio. Diventa perciò inevitabile la considerazione che buona parte della politica non condivida i bisogni dei cittadini”.
La denuncia dei Comitati prosegue evidenziando il curioso “balletto” delle convocazioni delle Commissioni comunali e municipali dedicate a Campostano che verrebbero poi repentinamente annullate e rinviate.
“Ci domandiamo – spiegano – se non sarebbe invece conveniente assumere delle scelte politiche coerenti con la cultura di riferimento in un lasso di tempo ragionevole. Si chiuda la Conferenza dei Servizi e si decida: l’amministrazione accolga le osservazioni dei cittadini, persegua obiettivi di qualità urbana senza sacrificare il patrimonio storico ed ambientale della comunità”.
——————————————————————————————————
Resta aggiornato con le Notizie della Liguria!
Iscriviti al canale Telegram di LiguriaOggi.it
Seguici sulla pagina Facebook
Iscriviti al canale whatsapp
Le notizie di LiguriaOggi.it viaggiano anche su Threads
Per segnalazioni alla Redazione – Whatsapp 351 5030495 – [email protected]

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui