«Ci troviamo a votare un bilancio fortemente condizionato dalla situazione di AMT e da una serie di eventi contingenti, ma che segna anche una ripartenza sul piano infrastrutturale, con una particolare attenzione ai servizi e alla città».
Così è intervenuta la sindaca di Genova, Silvia Salis, al termine delle votazioni con cui il consiglio comunale ha approvato le modifiche al regolamento per l’applicazione dell’Irpef, la rimodulazione dell’Imu sugli affitti a canone concordato e l’istituzione dell’addizionale comunale sui diritti di imbarco portuale, nell’ambito della sessione dedicata ai documenti di bilancio.
«L’aumento dell’Irpef e l’addizionale sui diritti di imbarco sono richieste portate avanti dalla precedente amministrazione, abbiamo in mano i documenti che smentiscono la narrazione dell’opposizione – ha aggiunto Salis – abbiamo semplicemente dato seguito agli impegni presi. La tassa sui diritti di imbarco, inoltre, sarebbe dovuta entrare in vigore nel 2023: il Governo ci ha intimato di procedere, con il rischio di perdere 25 milioni di euro che facevano parte dell’accordo. Ci siederemo a un tavolo con gli operatori per concordare le modalità di applicazione, ma riteniamo che si tratti di un contributo giusto, che va a compensare la città per i servizi offerti a chi viene a Genova per imbarcarsi».
«Infine – ha concluso la sindaca – abbiamo mantenuto la promessa sull’abbassamento dell’Imu per gli affitti a canone concordato, riportandola allo 0,78%».






























