Monterosso al Mare (La Spezia) – Indaga per truffa ai danni dello Stato la Guardia di Finanza che sta controllando i documenti dei lavori per la realizzazione di una “briglia selettiva” sul greto del torrente Pastanelli, nella cittadina rivierasca.
Oltre 220mila euro che sarebbero stati destinati a lavori di somma urgenza che non convincono le fiamme gialle.
Il Gruppo della Guardia di Finanza della Spezia sta infatti svolgendo un’indagine di polizia giudiziaria diretta dalla locale Procura della Repubblica, finalizzata a constatare fenomeni illeciti nella gestione dei fondi pubblici stanziati per i lavori di somma urgenza a seguito dell’alluvione del 25 ottobre 2011.
Le indagini evidenzierebbero “forti anomalie” relative alla costruzione, nell’alveo del torrente Pastanelli, delle “briglie selettive” che dovrebbero attenuare il rischio in caso del ripetersi di eventi alluvionali
Gli investigatori della Guardia di Finanza si sono trovati di fronte ad uno schema criminale “ben noto e collaudato” nel campo degli appalti relativi alla realizzazione di opere pubbliche. Il Comune di Monterosso, avendo ingenti disponibilità liquide da erogare in somma urgenza per l’esecuzione dei lavori ritenuti inderogabili nel periodo post alluvione, ha potuto utilizzare le procedure che consentono in tali casi l’affidamento dei lavori direttamente ad imprese scelte dalla Pubblica Amministrazione senza una progettazione preliminare. Procedura criticata da molti, sebbene autorizzata dalle normative, poichè non esiste modo, a priori, di poter valutare la congruità economico/finanziaria delle opere in realizzazione.
Secondo le ipotesi di accusa, sfruttando tali aspetti procedurali, sono stati quindi predisposti atti falsi per contabilizzare sia lavori inesistenti che falsi stati di avanzamento lavori e, successivamente, per certificare la regolare esecuzione e collaudo delle opere.
Gli investigatori hanno esaminato la documentazione relativa ai lavori ed hanno attivato intercettazioni telefoniche ed ambientali nei confronti di funzionari pubblici, imprenditori ed altri professionisti tutti a vario titolo incaricati dell’esecuzione dei progetti e delle opere.
Queste attività hanno permesso di accertare l’esistenza di accordi fra questi soggetti finalizzati a coprire una presunta truffa perpetrata ai danni dello stato.
Sarebbero stati indebitamente contabilizzati lavori di sbancamento e risistemazione dell’alveo del torrente Pastanelli per un totale di oltre 220.000 euro.
Le fiamme gialle hanno quindi denunciato all’Autorità Giudiziaria spezzina ben 8 persone indagate a vario titolo per falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, falso ideologico commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici e truffa aggravata ai danni dello Stato.
Il giudice che segue il caso ha emesso un’ordinanza di misure cautelari personali per quattro degli indagati nonché di sequestro preventivo di beni immobili e valori superiore a mezzo milione di euro.