Roma – “Stiamo tutti bene qui nel segmento russo e siamo al sicuro. Grazie a tutti”. Samantha Cristoforetti rompe il silenzio via Twitter dalla stazione spaziale orbitante e tranquillizza tutti dallo spazio dopo che alcune agenzie avevano lanciato la notizia di un presunto “guasto” a bordo della Stazione Spaziale Internazionale in orbita attorno alla Terra.
Secondo le informazioni sulla Iss è scattato un allarme sulle cui cause gli addetti al controllo di volo stanno ancora indagando. La Nasa ha comunicato al comandante americano Barry Wilmore che si sta verificando se l’allarme sia stato effettivamente attivato da una perdita di ammoniaca (impiegata per il raffreddamento dei sistemi sulla Iss) o da un sensore difettoso. La Cristoforetti invita anche a seguire i profili Twitter di Nasa e Stazione spaziale per aggiornamenti.
La Nasa è poi intervenuta comunicando che sulla ISS non è avvenuta nessuna fuga di ammoniaca ma, piuttosto, una serie di ‘falsi positivi’ causati dal malfunzionamento di alcuni sensori per l’allarme contaminazione.
Qualche attimo per capire cosa stesse realmente accadendo e l’equipaggio, precauzionalmente, ha lasciato il modulo statunitense USOS per recarsi in quello russo.
A bordo della Iss ci sono sei astronauti tra essi Samantha Cristoforetti, 37 anni, capitano dell’Aeronautica Militare e prima donna italiana a volare nello spazio.
A parlare di malfunzionamento dei sensori, che hanno registrato un brusco aumento di pressione, e’ la NASA. In queste ore i tecnici dell’agenzia spaziale statunitense stanno effettuando verifiche ed indagini su quanto accaduto. Tra le ipotesi c’e’ anche quella di un problema ad un computer che avrebbe comunicato dati errati.
A bordo della ISS si sono registrati anche alcuni allarmi per incendio (ulteriori falsi positivi) a seguito del sovraffollamento del segmento russo.
“I membri dell’equipaggio della spedizione 42 – ha comunicato la Nasa – sono al sicuro e stanno bene e si trovano nel segmento russo della Stazione Spaziale Internazionale”.
Per il momento i sei astronauti restano chiusi nel modulo russo e, solo quando dal centro spaziale di Houston la situazione sara’ posta in sicurezza, potranno ritornare in quello americano. Procedura che dura alcune ore.