Genova – Sono stati rinviati a giudizio per la presunta truffa sui rimborsi elettorali ai danni dello Stato per un totale di circa 40.000.000 di Euro il fondatore e l’ex segretario della Lega Nord Umberto Bossi, e Francesco Belsito, ex tesoriere del Carroccio.
Belsito, che vive a Genova dove oggi ha rilevato lo storico bar gelateria “Balilla” di via Cesarea, nel centro del capoluogo ligure, deve però anche rispondere di appropriazione indebita aggravata. Secondo l’accusa infatti l’ex tesoriere si sarebbe impossessato di 5.700.000 di Euro dal conto corrente della Lega che sarebbero serviti per investimenti a Cipro e in Tanzania tra titoli e diamanti. Il processo a Bossi e Belsito prenderà il via con la prima udienza fissata al 23 settembre 2015.
Ma a processo vanno anche tre componenti del comitato di controllo di secondo livello del Carroccio: Stefano Aldovisi, Diego Sanavio e Antonio Turci per l’utilizzo indebito dei finanziamenti al partito, come Bossi. Oltre agli imprenditori Stefano Bonet e Paolo Scala coinvolti con Belsito nelle operazioni Cipro e Tanzania.
Gli atti che hanno portato al giudizio erano arrivati in tre stralci dal Tribunale di Milano che aveva giudicato Genova come competente per questi reati. Era stato poi lo stesso gup Cusatti a riunire i procedimenti.