Un nuovo ciclone di polemiche travolge Microsoft:
Si tratta di Windows 10 il nuovissimo sistema operativo sfornato dal colosso statunitense, definito “universale”, il quale dovrebbe nel giro di pochi mesi rimpiazzare tutte le vecchie versioni, a partire dall’indimenticabile Xp, che per decenni ha accompagnato lavoro e vita privata di milioni di persone.
Il problema non riguarda le caratteristiche tecniche o le prestazioni, a quanto pare di altissimo livello e che hanno conquistato il giudizio positivo anche da parte dei più scettici.
La scintilla che ha fatto scattare una marea di discussioni in rete è scaturita dalla procedura di aggiornamento automatico che impone la migrazione alla nuova piattaforma senza consentire la scelta da parte dell’utente.
In pratica decine di migliaia di consumatori si sono rivolte ai servizi di assistenza lamentando questa non gradita operazione: una finestra invece di proporre l’installazione di Windows 10 ne comunica il download, azione a quanto pare impossibile da contrastare.
Al successivo riavvio ecco quindi apparire il nuovo gioiello di Redmond, dalla grafica rinnovata decisamente accattivante ma praticamente sconosciuta all’ignaro proprietario del pc.
Sui Social Network impazzano quindi dibattiti e lamentele, e numerosissime sono le richieste di supporto per ristabilire il proprio desktop, al quale ovviamente ciascuno si è abituato per anni.
Microsoft risponde che ama i suoi clienti e pensando alla loro soddisfazione ha peccato di eccesso di zelo, inserendo erroneamente la spunta sulla voce “esegui automaticamente”