Genova – Esame delle immagini riprese dalle telecamere della zona e delle impronte lasciate sui cocci di bottiglia usati per tagliare la gola alla vittima. Sono i punti fermi su cui muove, nel centro storico genovese, l’indagine sull’omicidio di un cittadino algerino avvenuto nella notte nella zona di San Donato.
Regolamento di conti nel mondo dello spaccio di droga o una lite tra ubriachi sembrano le piste privilegiate dalle forze dell’ordine mentre alcuni testimoni avrebbero dichiarato di aver visto l’aggressione mortale, ad opera di tre persone, ai danni del 39enne trovato agonizzante in vico dei Biscotti.
I testimoni avrebbero raccontato di due aggressori che tenevano la vittima e di un terzo che lo colpiva con un coltello o con un coccio di bottiglia alla gola.
La vittima, Abdulah Mohamed, piccoli precedenti per spaccio di droga, in Italia senza fissa dimora, potrebbe aver violato le regole della malavita o potrebbe aver infastidito qualche “giro strano” con la sua attività. Oppure l’omicidio è casuale e frutto di una lite tra persone ubriache.
Gli assassini sono stati visti fuggire verso i giardini Luzzati, nel bel mezzo della Movida genovese e appare strano che nessuno abbia notato le persone ferite o comunque sporche di sangue della vittima.
Forse le immagini riprese dalle telecamere potranno fornire altri elementi di indagine ma si spera che le impronte digitali trovate su alcuni reperti siano state registrate in precedenza consentendo di individuare a colpo sicuro gli autori del delitto.